Questo sito contiene diversi annunci Amazon. A ogni vostro acquisto riceviamo una piccola commissione.
La moda delle avventure grafiche a episodi sta conquistando il mercato videoludico e pure Square Enix, publisher del gioco, ha deciso di mettersi in gioco finanziando un titolo davvero valido sotto molti punti di vista.
Il titolo in questione, Life is Strange, verrà suddiviso in cinque episodi che usciranno ogni sei settimane, e noi oggi andremo ad analizzare il primo episodio intitolato Chrysalis.
In mezzo alla tempesta
Immaginatevi in una foresta buia in mezzo al nulla, improvvisamente inizia a piovere e voi cercate un riparo per la notte. Vi dirigete verso un faro ma appena arrivati vi trovate in mezzo a una tempesta. Il vento è così forte che il faro vi crolla addosso, ma all’improvviso vi svegliate ritrovandovi in classe e da quel momento la vostra vita è completamente cambiata.
E’ così che si apre il primo episodio di Life is Strange.
In questo titolo impersonerete Maxine Caulfield, meglio conosciuta come Max, una giovane ragazza diciottenne tornata, dopo tanti anni, nella sua città natale, Arcadia Bay, per completare gli studi al college.
Il suo sogno è di diventare una grandissima fotografa ma, nonostante il suo professore continui a dirle che ha talento, crede di non essere all’altezza.
Max però odia le nuove tecnologie e preferisce continuare a fare foto con la sua cara e vecchia polaroid che si porta sempre dietro. In un momento di riflessione, in bagno, fa irruzione un ragazzo e lei preferisce nascondersi. Subito dopo entra anche una ragazza dai capelli blu che inizia a dirli parole non molto carine, il ragazzo allora tira fuori una pistola e le spara ma subito dopo la nostra giovane protagonista si sveglia di nuovo.
E’ ancora in classe, il professore dice le stesse identiche cose di prima e gli studenti ripetono tutto quello che hanno fatto nel suo “sogno“. Dopo qualche istante Max si accorge che quello non era un sogno e che le era stato donato un immenso potere: quello di riavvolgere il tempo e ora poteva finalmente provare a salvare la ragazza dai capelli blu.
La trama è davvero ben sviluppata e ci farà immedesimare a tal punto da costringerci a continuare per sapere per filo e per segno quello che succederà alla nostra protagonista.
Life is Strange non presenta filtri di alcun genere. Nel gioco saranno presenti tematiche molto contemporanee come quella del sesso adolescenziale, dell’aborto, della pirateria informatica, dei selfie, del bullismo, della droga e di molto altro ancora.
Ma saranno presenti anche parecchie citazioni a film e videogiochi in generale.
L’unico vero problema è che proprio sul punto più bello… L’episodio finisce!
Tu hai un dono
Il Gameplay di Life is Strange è dei più semplici e intuitivi.
Non potremo fare molte cose.
Ci sarà possibile interagire con l’ambiente in due modi, premendo Triangolo, o Y nella versione Xbox, faremo analizzare quella parte dell’ambiente a Max che ci spiegherà cos’è grazie a un monologo, magari aggiungendone anche qualche breve curiosità, per esempio raccontandone la storia.
Se invece premeremo X, o A nella versione Xbox, potremo utilizzare gli oggetti, niente di più facile quindi.
Altri pulsanti utili saranno i dorsali che ci permetteranno di correre e riavvolgere il tempo. Infatti è proprio su questo che si basa il gioco, sulla possibilità di riavvolgere il tempo per rimediare a scelte sbagliate o anche per stupire i nostri interlocutori rispondendo in modo esatto nel caso prima avessimo fatto delle scelte errate.
Un’altro aspetto interessante è che quasi ogni nostra scelta, per esempio una risposta sbagliata, delle foto fatte cadere sull’acqua, un’uccellino salvato e non solo, avrà una conseguenza in futuro. Purtroppo in questo primo episodio non abbiamo avuto modo di testare personalmente queste conseguenza ma sicuramente lo faremo nei prossimi episodi.
Essendo un’avventura grafica il Gameplay è solo questo, gli sviluppatori non ci danno moltissima libertà appunto perché preferiscono che noi ci concentriamo sulla storia, ma a differenza di molte altre avventure grafiche, in Life is Strange, saremo un po’ più liberi del solito, potremo esplorare luoghi chiusi pieni di oggetti da analizzare che aumenteranno un po’ le nostre ore di gioco, e in futuro speriamo anche che verranno aggiunti altri poteri.
La vita è strana
Life is Strange è ambientato ad Arcadia Bay in un college, verso l’inizio del gioco, dove respireremo proprio l’aria dei classici college americani che vediamo spesso nei film. Ci sono le classi, i corridoi, il giardino, lo stanzino del bidello e i dormitori.
Ogni ambientazione è stata curata per permetterci di “viverla” e per essere più realistica possibile, ovviamente per quanto riguarda i contenuti e non il comparto grafico di cui andremo a parlare tra poco.
Metti un po’ di musica
Il comparto grafico è bello da vedere ma non è al passo con i tempi e questo, purtroppo, potrebbe far storcere il naso a gente che cerca realismo, anche se una volta iniziato il gioco sarà l’ultima cosa che guarderanno.
A noi è capitato di vedere qualche calo di frame rate in due o tre scene, testando il titolo su PlayStation 4. Non è nulla di grave insomma ma comunque è un aspetto del gioco che non bisogna tralasciare. Di bug invece non ce ne sono stati affatto quindi questo è un punto a favore.
La colonna sonora del gioco invece è davvero ottima, peccato solo che nelle maggior parte delle scene non avremo nulla di sottofondo, però questo nulla sarà ripagato in seguito appena Max accenderà il suo lettore cd o lo stereo, troveremo infatti canzoni tipo To All of You di Syd Matters, che ci infonde un senso di tranquillità e che si adatta perfettamente alla scena in questione, oltre a questa troveremo anche Crosses di Josè Gonzàles, Santa Monica Dream di Angus & Julia Stone e non solo. Le tracce non sono tantissime ma riescono subito ad entrarci in testa e nel cuore.
Il vero problema è che il gioco è solamente in inglese, e anche un inglese non proprio semplicissimo, quindi non è adatto proprio a tutti, soprattutto perché il gioco punta più sulla storia e sui discorsi che sul gameplay, e finché si tratta di titoli di terza parte, ovvero Indie, possiamo anche capire ma questa volta stiamo parlando di Square Enixche poteva anche impegnarsi un po’ di più a far tradurre il gioco.
Infine bisogna anche considerare che il gioco non è a schermo intero ma attorno all’immagine di gioco troveremo una linea nera, non è nulla di che ma potrebbe anche dare un po’ fastidio, per farvi un’idea guardate la galleria in fondo alla recensione dove troverete screenshots scattati direttamente da noi in game.
Il primo episodio di Life is Strange non è male ma non è neanche il massimo. Per ora abbiamo solo potuto conoscere un po’ i personaggi e fare scelte di cui non conosciamo ancora le conseguenze.<br />
Purtroppo il titolo è solamente in inglese e visto che questo titolo punta molto di più sulla narrativa che sul gameplay vero e proprio non può che essere un punto a suo sfavore.<br />
Prima di comprarlo vi consigliamo di provare la demo e di vedere se riuscite a comprenderlo bene e magari aspettare sperando in una futura patch di traduzione.