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E finalmente ecco anche l’ultimo capitolo della saga di Lightning, che segue noi europei dal lontano 2010 passando per Final Fantasy XIII e Final Fantasy XIII-2 fino ad arrivare al tanto atteso, quanto criticato, Lightning Returns Final Fantasy XIII.
Questo saga ha movimentato non poco la critica e i fan che si sono divisi a metà: tra chi lo apprezza e chi lo detesta perché non vuole comprendere l’idea di ”innovazione”. Perché è proprio di innovazione che si parla in questa saga che ha introdotto molte cose al mondo ormai vasto di Final Fantasy. Ma ora parliamo dell’ultimo capitolo e siamo pronti a dire finalmente ciò che è bello e ciò che è brutto di questo gioco.
Una Lightning con più di mille anni
Sono passati 500 anni dal finale di Final Fantasy XIII-2 e 1000 da Final Fantasy XIII, il mondo di Nova Chrysalia è ormai prossimo alla distruzione: mancano infatti tredici giorni all’apocalisse e niente e nessuno può impedirlo, ma infondo è quello che la popolazione vuole. Sono 500 anni ormai che il Caos ha preso il sopravvento e tutte gli abitanti di questo mondo non possono più invecchiare. I bambini rimangono tali in eterno, gli adulti anche e non si possono più avere figli, perciò la popolazione è in continua perdita visto che si può ancora morire di malattie o di uccisioni. Lightning si risveglia da un sonno eterno e viene contattata dal dio Bhunivelze che le chiede di compiere un’ultima missione, ovvero quella di salvare quante più anime possibili perché quando il mondo finirà lui ne creerà un’altro e gli abitanti di quello saranno proprio le anime che Light salverà. Ma non dovrà farlo gratuitamente, infatti in cambio riavrà la sorella che perdette 500 anni addietro.
La storia ha inizio con Lightning che si auto invita ad una festa del reggente di Yusnaan, Snow, colui che doveva essere il futuro marito di Serah e che scappa dopo l’arrivo di Lumina.
Light cerca di seguirlo ma ormai è tardi e deve tornare sull’Arca come di consueto ogni mattina alle sei in punto. Una volta li incontra Hope, ex compagno di avventure, che è ritornato giovane. Il ragazzo spiega a Lightning che in realtà mancano sei giorni alla distruzione del mondo e che l’unico modo per posticipare questa fine al tredicesimo giorno è quello di donare quante più anime possibili all’albero Yggdrasil sul quale cresceranno dei frutti che doneranno al mondo dei giorni di vita in più.
La trama è diversa dal solito, ma segue comunque il filo storico dei suoi due predecessori, questa volta non dovremo salvare il mondo o il tempo e non dovremo combattere contro fal’Cie crudeli ma dovremo girare per i quattro continenti cercando di salvare quante più anime possibili da portare nel nuovo mondo, ma non dovremo nemmeno salvarle tutte in quanto Hope stesso dice a Lightning di salvare solo quelle che sono alla sua portata e di non perdere troppo tempo con quelle che non riesce a salvare in fretta. Inoltre questa volta la protagonista non salverà il mondo perché è abitato da qualcuno a lei caro, ma per far tornare in vita Serah, dimostrando quindi che a lei non importa davvero nulla di Nova Chrysalia e dei suoi abitanti e che non farebbe tutto questo se non ci fosse il ”premio” in palio.
Vecchi e nuovi amici
In Lightning Returns avremo a che fare con molti personaggi ricorrenti nella saga, tra cui Snow, Hope, Fang, Sazh e molti altri ancora, ma oltre questi ci saranno anche con nuovi personaggi, tra cui la dispettosa Lumina che cercherà di intralciare e aiutare Lightning senza far capire quali siano le sue vere intenzioni.
I personaggi sono caratterialmente ben fatti e molti avranno anche un carattere diverso da quello dei capitoli precedenti.
Ma il personaggio più curioso rimane Lumina che ha lo stesso taglio di capelli di Serah, con un viso completamente diverso, e che non fa intendere a nessuno quali siano le sue vere intenzioni in quanto a volte aiuta la protagonista mentre altre volte la ostacola.
Lightning e Hope invece non hanno più la maggior parte dei loro sentimenti, Lightning stessa dice che quando Bhunivelze le ha detto che avrebbe potuto ridarle Serah lei non ha provato felicità, mentre Hope dice solo di ricordarsi gli eventi passati ma di non ricordarsi quello che provava.
ATB e Action insieme?
Lightning Returns ha anche un nuovo sistema di combattimento molto diverso dai sue predecessori.
I combattimenti infatti non saranno più a turni ma saranno action, o almeno così sembra. In Final Fantasy XIII e XIII-2 potevamo compiere un diverso numero di azioni una dopo l’altra in un solo turno sfruttando la barra ATB (Active Time Battle), ma le azioni si compievano solo una volta che si era riempita la barra, almeno che non premevamo triangolo.
Anche questa volta c’è una barra ATB, solo che si potranno compiere le azioni in tempo reale e ogni azione svuoterà mano a mano la barra che ricomincerà a riempirsi ogni volta che staremo fermi.
Ai tasti X, Cerchio, Triangolo e Quadrato verrà assegnato un comando di attacco, di magia o di difesa che dovrete usare per far combattere Lightning.
Ogni abito (Assetto) avrà delle abilità diverse e dovrete alternarli durante i combattimenti, proprio come si faceva con gli Optimum nei capitoli precedenti. Ogni Assetto avrà la sua barra ATB personale e fare un cambio di Assetto durante il combattimento non servirà solo a cambiare lo stile con cui si combatte ma anche per permettere alle altre barre di ricaricarsi più in fretta, quindi ricordatevi di sfruttare al meglio ogni Assetto a vostra disposizione in modo da non rimanere mai fermi durante i combattimenti.
Anche in questo capitolo si potrà mandare il nemico in crisi, ovvero fargli raggiungere il limite in modo che ogni colpo provocatogli causi più danni del normale, ma questa volta, quando manderemo un nemico in crisi, quello avrà dei nuovi punti deboli, per esempio alcuni nemici in crisi saranno deboli agli attacchi fisici, altri alle magie di tutti i tipi mentre altri ancora alle magie di un solo tipo, quindi bisogna sfruttare al meglio queste informazioni per cercare di infliggerli più danni possibili.
Come ultima cosa ci saranno i Punti Energia (PE) che potranno essere utilizzati sia in battaglia che durante l’esplorazione. In battaglia serviranno per attivare abilità come Discronia, che permette di rallentare il tempo e di usare una barra ATB a parte mentre le altre tre si caricano, oppure Energiga, che permette di curare, e altre abilità per scappare o resuscitare. Mentre fuori dal campo di battaglia si potranno usare abilità come Cronostasi per fermare l’orologio per qualche minuto, oppure Teletrasporto per spostarsi velocemente tra un luogo e l’altro.
C’è da aggiungere inoltre che in questi combattimenti Lightning sarà completamente sola, tranne in rarissimi casi in cui verrà affiancata da un compagno sul quale però non avremo nessun tipo di controllo e non potremo nemmeno vedere le sue statistiche e i suoi punti vita.
Grande difetto però è la mancanza di mostri, non che non ce ne siano, ma per il fatto che ce ne sono davvero pochi. Avremo a che fare infatti con 52 specie diverse, numero a dir poco basso se confrontato con quelli degli altri capitoli della saga, contando che solo Final Fantasy XIII aveva 227 specie nel bestiario.
“Troppe cose da fare, così poco tempo”
Lightning Returns si dividerà sostanzialmente in tre parti. La prima parte sarà dedicata alle Missioni Principali, dedicate alla storia, la seconda parte alle Missioni Complementari, ovvero le missioni secondarie, mentre la terza parte alla Tavola dei Desideri, ovvero altre missioni secondarie dalle quali però non riceverete anime ma bensì potenziamenti e accessori per Lightning.
Sulla prima parte non c’è molto da dire, se non che, se volete giocare facile, dovrete compiere subito quelle missioni, infatti se aspettate tanto dopo un certo numero di giorni i boss saranno più potenti, ma in cambio riceverete compensi più succosi.
Sulle Missioni Complementari e sulla Tavola dei Desideri però c’è molto da dire. Innanzitutto c’è da dire che questa volta non ci saranno Punti Cristallo ne Punti Esperienza e per potenziarvi potrete solo compiere questi tre tipi di missioni. Alla fine di ogni missioni infatti riceverete un aumento dei parametri di attacco, magia e punti vita massimi.
Le Missioni Complementari varieranno molto l’una dall’altra, per esempio in una dovrete cercare il cane di una ragazza, in un’altra dovrete trovare certi oggetti, in altre dovrete dare la caccia a dei mostri e così via, insomma non ci saranno quasi mai missioni ripetitive e quindi difficilmente ci si annoierà a farle. Oltre all’aumento dei parametri di Lightning riceverete anche le anime di coloro che vi danno la missioni e queste anime diventeranno Eradia e verranno donate a Yggdrasil il quale, dopo averne ricevuto abbastanza, prolungherà la vita del mondo di 24 ore alla volta. Quindi queste missioni saranno fondamentali se vorrete sopravvivere tredici giorni e sapere come andrà a finire la storia.
Infine, le missioni sulla Tavola dei Desideri,queste missioni saranno tutte incentrate sul recupero di certi oggetti, serviranno solamente ad aumentare le statistiche e a ricevere dei compensi, e pure queste saranno molto importanti visto che non ci sono molti modi per aumentare le statistiche di Lightning.
A differenza di come potrebbe sembrare, l’orologio non è affatto un problema ne tanto meno un peso. Infatti, se si saprà alternare bene il compimento di missioni principali e missioni complementari, si avrà anche molto tempo da dedicare ad altre attività come l’esplorazione alla ricerca di armi potenti o il dedicarsi a far estinguere più tipi di mostri possibili per ottenere le armi e gli oggetti speciali che ci riservano. Infatti, se si ucciderà un certo numero di mostri della stessa specie, avremo a che fare con un mostro simile a quelli di prima ma completamente rosso e più potente che sarà considerato come l’ultimo superstite della sua razza e se lo sconfiggeremo non si presenterà più per tutto il gioco nessun mostro di quella specie.
La prima cosa che si potrebbe pensare di un gioco a tempo è che la longevità sia davvero bassa, ma non è affatto così. Infatti il gioco durerà anche oltre le 40 o le 50 ore e una volta finito si potrà anche fare Nuovo Gioco+ che vi farà ricominciare il gioco con tutte le armi, tranne la Spada Ultima, gli accessori e le statistiche che avevate nella prima partita e inoltre se troverete lo stesso accessorio che avete già in un forziere quello verrà potenziato e quindi ne avrete uno più potente.
Se si rifaranno le missioni però i premi, per cui anche i punti per lo sviluppo di Light, saranno inferiori rispetto a quelle ricevute nella prima partita ma queste andranno comunque di volta in volta a potenziare Lightning rendendola sempre più forte anche se di poco.
Case e persone che spariscono?
Per quanto il gameplay e la trama siano ben fatti non si può dire lo stesso per il comparto tecnico che invece è fatto davvero male.
Iniziamo da problema minore, la grafica che sembra la stessa dei primi due capitoli, perciò un grafica del 2010. Per alcuni potrebbe essere un problema mentre quelli che guardano il gioco e non la grafica potrebbero anche apprezzarla in quanto non è neanche così tanto brutta.
Il doppiaggio invece ha molti problemi, non tanto per le voci, che sono comunque apprezzabili, ma per il modo in cui sono state messe. Ma facciamo un esempio: C’è una scena in cui un uomo piange e urla e si sente la voce un po’ singhiozzante, solitamente quando una persona urla dovrebbero esserci movimenti particolari del corpo o del viso per mostrare la sua rabbia e la sua tristezza, la invece il personaggio era in un posizione completamente normale, la bocca si apriva come se stesse parlando normalmente e le espressioni del volto non rispecchiavano a fondo quello che provava. Ok che il personaggio in questione era un personaggio secondario che faceva parte di una missione secondaria, ma questo non vuol dire che bisogna farlo urlare mentre il suo corpo sembra normale.
Altri problemi riguardano i paesaggi e i personaggi, infatti spesso vedremo pezzi di paesaggio sparire e la stessa cosa riguarda i personaggi sullo sfondo senza contare poi che ci saranno spesso dei cali di framerate durante l’esplorazione.
Insomma per quanto il gioco sia gradevole non si può dire lo stesso del comparto tecnico che è abbastanza scadente sotto certi punti di vista. C’è da dire però che i personaggi, i completi, le armi, i nemici e anche gli accessori di Lightning sono davvero ben fatti e questo è un punto a favore per il gioco.