LocoRoco 2 Remastered – Recensione

LocoRoco 2 Remastered

LocoRoco 2 è un gioco sviluppato da SIE JAPAN Studio e pubblicato da Sony Computer Entertainment nell’ormai lontano 2008 in esclusiva per la PSP. Il primo capitolo, trattato all’epoca uno dei must buy per la portatile Sony, datato 2006 e il suo rispettivo sequel son stati poi riproposti su PS4 completamente rimasterizzati, o quasi.
Il titolo si presenta con un gameplay abbastanza semplice ma originale, il giocatore controllerà parzialmente un personaggio, il LocoRoco, con cui potrà unicamente compiere dei salti e parzialmente l’ambientazione, che con l’ausilio dei tasti R1 e L1 potrà esser inclinato a proprio piacimento.

LocoRoco 2
I colori dominano su tutta la scena.

Una felice avventura

Sin dai primi minuti di gioco si può intuire quanto LocoRoco Remastered 2 non punti ad un pubblico in cerca di giochi dalle tinte mature, ma si introdurrà al giocatore con una breve presentazione della trama. I LocoRoco son riusciti a sconfiggere i malvagi Moja, salvando così il mondo dalla distruzione,ma il capo dei Moja,il terribile Bon Mucho,non si arrende e prepara la controffensiva. Armati di una canzone in grado di uccidere tutte le forme viventi i Moja invadono nuovamente il mondo dei LocoRoco costringendo quindi le palle colorate a partire all’avventura, armati di una canzone in grado di dar vita alle cose e di tanti compagni sacrificabili in ogni momento nel caso in cui sbagli un salto.

Si capisce subito come non solo il gioco non si prenda sul serio, ma come non abbia interesse a proporre qualcosa di diverso narrativamente rispetto al primo capitolo. La trama è difatti identica e serve solo come sottofondo al gioco.
Per questo motivo gli sviluppatori si son assicurati di rendere quasi ogni cutscene skippabile in modo da non appesantire il giocatore con video che possono risultare noiosi e inutili. Nonostante ciò le cutscene sono carine e contribuiscono a dare l’atmosfera di pura allegria che il gioco vuole trasmettere, sorge però un problema abbastanza grave riguardo tali video; l’intero gioco è stato rimasterizzato in fullHD per PlayStation 4, tranne le cutscene che rimangono a bassa risoluzione. Avendo giocato una versione pre-release non posso dire se sia a causa di un bug presente nel gioco o se sia a causa di un pigro remaster, ma nella versione 1.0.0 del gioco le cutscene sono state lasciate a risoluzione bassa.

LocoRoco 2
La musica ci accompagnerà per tutta l’avventura.

Rotolare in giro per il mondo

Sotto il punto di vista del gameplay, LocoRoco 2 è un gioco che si colloca nel mezzo tra il genere platform e il puzzle game. Tramite i tasti R1 ed L1 sarà possibile inclinare l’ambientazione a destra e sinistra per permettere alla nostra palla di rotolare attraverso l’ambientazione. Potremo interagire con il LocoRoco in soli 3 modi, ordinando alla palla di dividersi in palline più piccole, assemblando diversi LocoRoco in una sfera di maggiori dimensioni e saltando.

Il comando di salto è R1-L1 premuti contemporaneamente, questa scelta infatti permette di assegnare il salto ad una contemporanea pressione dei bottoni di movimenti è dovuta alla console originale a cui il gioco era sviluppato. Su PSP risultava comodo premere i due dorsali mentre si teneva in mano la console, su PS4 invece diventa scomodo. A mio parere sarebbe stata un idea più arguta cambiare i tasti con i due dorsali del Controller (L2-R2) così da preservare la comodità d’interazione. I comandi di divisione e unione del LocoRoco sono invece entrambi assegnati a cerchio, premendo continuamente il personaggio si dividerà in tante palline mentre tenendolo premuto le diverse palline create torneranno ad essere un solo gigantesco Blob.

LocoRoco Remastered 2 permette l’utilizzo dei sensori di movimento del joystick in sostituzione a l1 e r1 ma ne sconsiglio l’utilizzo essendo questi molto imprecisi e con un grave ritardo di input. Con questo semplice scheletro gli sviluppatori si son potuti sbizzarrire e han proposto diversi tipi di game design diversi. Ogni singolo livello del gioco avrà una propria identità e delle meccaniche uniche, che siano dei muri che ti sparano in giro per il mondo o il poter utilizzare delle conchiglie per distruggere i terreni fragili. La varietà è ottima e riesce a intrattenere proprio perché il continuo cambiamento tiene l’attenzione alta. A questo pregio però si contrappone un difetto, come detto prima il giocatore non controlla totalmente il LocoRoco, quindi quando quest’ultimo dovrà interagire con l’ambiente (e succede molto spesso) obbligherà il giocatore stesso a star fermo. Durante diverse fasi di gioco gli input dati dal controller saranno inutili se non persino controproducenti.

Il non controllo del protagonista potrebbe anche esser fastidioso nelle fasi in cui , per non cadere, è necessario muoversi lentamente o star fermi ed aspettare che il livello permetta di passare, il LocoRoco se non in movimento comincerà a saltare in giro da solo causando, talvolta,guai. Questa meccanica diventa particolarmente fastidiosa durante la battaglia contro il Boss finale che richiede, in una delle sue fasi, di non cadere da una roccia. Al di fuori di queste magagne tecniche il game design risulta quasi sempre ottimo. Il gioco seppur non difficile può risultare punitivo, nel caso si perdesse (cosa rara ma possibile) il livello ripartirebbe dall’inizio. Per completare i livelli singoli ci si impiega intorno ai 5 minuti se si punta ad arrivare semplicemente al traguardo, mentre può arrivare anche a 9 nel caso si provassero a prender i collezionabili in giro per la mappa.

LocoRoco 2
Come sempre, le cose da fare sono tantissime.

Breve da finire, lungo da completare

La durata della campagna si aggira intorno alle 7 ore,in aggiunta ai livelli principali però il gioco presenta anche diversi minigiochi e una modalità (chiamata casa di MuiMui) che posson accompagnare il giocatore per diverse ore.
I minigiochi son tutti abbastanza semplici ma intrattengono a dovere e donano premi utilizzabili per espandere la casa di MuiMui. Lo stesso endgame ti propone di rigiocare i livelli per completarli al 100% per liberare ogni zona dallo sporco lasciato dai Moja, nel caso di riuscisse nell’impresa vi sono dei contenuti aggiuntivi e un finale segreto che attendono solo di essere sbloccati. Per i completisti il gioco può donare ore e ore di divertimento, sebbene manchi una parte essenziale del gioco precedente. È stato difatti tolta l’editor dei livelli, un peccato considerato che poteva arricchire ulteriormente la longevità del titolo.

LocoRoco Remastered 2 presenta uno stile grafico particolare, tutto è disegnato in modo molto semplice , senza particolari dettagli ma colorati con tinte accese e animati. L’intero mondo di gioco sembra vivo, grazie anche a degli ottimi fondali. La varietà offerta dal gameplay si riflette anche sul comparto grafico. Ogni zona sarà profondamente diversa dalla precedente e le renderà memorabili. A trascinarci fino alla conclusione dell’endgame danno un buon contributo difatti anche i comparti grafici e sonori. Le musiche sono poco varie, quasi tutte sono remix della stessa traccia, ma son orecchiabili e cambiano in base a cosa sta succedendo a schermo. Essendo la trama basata proprio sulla musica questa è curata nel proprio utilizzo, quando ci son i moja a schermo si sentirà il loro tema, quando i nemici verranno sconfitti e quando i Locoroco risveglieranno la flora morta si sentirà invece il loro tema. Peccato che i suoni infantili che i piccoli protagonisti fanno ad ogni loro azione possono risultare fastidiosi e rovinare l’ottima atmosfera creata da tutto il comparto tecnico. Una speciale menzione la merita l’ottima traccia del boss finale che catturava perfettamente l’immagine che dava quella battaglia e si abbinava al design in modo magistrale.

[stextbox id=”alert” caption=”COMMENTO FINALE”]LocoRoco 2 Remastered è un gioco originale e fresco, nonostante i 9 anni di età. Propone la stessa formula del primo titolo ma con altrettanta originalità nel game design. Ottimo nel comparto grafico e con musiche molto azzeccate ma pecca a causa di comandi scomodi e talvolta imprecisi. Il Level design è vario ma altalenante e i suoni dei personaggi possono dar fastidio. Punta ad un target di bambini e nostalgici ma può piacere a chiunque cerchi un platform eccentrico.[/stextbox]

Sull'autore

Alessandro Tosoni