Manveer Heir, ex BioWare: “I giochi AAA single-player lineari sono per ora morti in EA”

Star Wars Visceral Games

Come sapete, EA ha deciso di chiudere definitivamente Visceral Studio, dipingendo un quadro piuttosto triste sui giochi single-player. Infatti, il progetto AAA dedicato a Star Wars è ora sotto le ali protettive di EA Vancouver, la cui sua natura è ora stata messa in dubbio dai vertici.

L’ex BioWare, Manveer Heir, che ha recentemente discusso dei problemi dell’azienda, è tornato a parlare nel podcast di Waypoint confermato che nelle intenzioni primarie di EA c’è quella di allontanarsi dai single-player lineari per concentrarsi esclusivamente sui giochi che possono essere “monetizzati”:

“Le parole che venivano utilizzate nell’azienda erano ‘far tornare i giocatori ancora e ancora’. Perché interessa questo in EA? La ragione per cui interessa è perché ci sono le microtransazioni: acquistare i pacchetti di carte nei giochi di Mass Effect, il multiplayer. È lo stesso motivo per cui abbiamo aggiunto i pacchetti di carte in Mass Effect 3: come fai si che le persone continuino a tornare sul gioco invece di giocare ‘solo’ 60 o 100 ore?”.

Secondo Heir, le microtransazioni sono preoccupanti ma anche giustificate dalla mole di denaro che può offrire al publisher:

“Dovete capire la quantità di denaro in ambito microtransazioni. Non ho il permesso di svelarvi i numeri precisi, ma posso dirvi che quando uscì il multiplayer di Mass Effect quei pacchetti di carte vendevano parecchio e il guadagno di denaro che garantivano era significativo. Questo è il motivo per cui Dragon Age ha un multiplayer, questo è anche il motivo per cui i prodotti EA hanno iniziato ad avere un multiplayer anche se non lo avevano in passato, perché portavano una tonnellata di denaro. Ho visto persone spendere letteralmente $15.000 nelle carte multiplayer di Mass Effect”.

Cosa ne pensate delle sue dichiarazioni? Secondo voi conviene puntare più sui giochi single-player o multiplayer?

FONTE: Gamespot

Sull'autore

Luigi Fulchini

Studente e uno dei fondatori di HavocPoint.it. Scrive di videogiochi.