Mob Psycho 100 #5 a 8 – Recensione

Mob Psycho Recensione

Dopo tanto tempo, siamo tornati con la recensione di Mob Psycho 100. Il mangaka di successo ideatore di OnePunch Man, ONE, ritorna con la sua seconda opera soprannaturale: Mob Psycho. Il fumetto, edito dalla Star Comics e adattato in anime dallo studio Bones entra nel vivo della saga con il volume 5. E sebbene i disegni non siano proprio il massimo, ONE ha dato il suo meglio.

Al contrario di Saitama, Mob è un personaggio estremamente pacifico. Non vuole combattere, né tanto meno far soffrire nessuno. Prova una certa pietà perfino per gli spiriti, laciando una grande pena alle sue spalle. Infatti, Mob pare essere sempre più sofferente ogni volta che viene messo in mezzo a un combattimento, soprattutto se è contro suo fratello Ritsu.

Un pugno gentile

L’organizzazione degli psichici si fa sempre più opprimente per Mob e i suoi compagni. Infiltrandosi nella loro base, i personaggi principali si sono radunati per chiudere questa prima grande saga, mostrandoci dei combattimenti particolarmente interessanti. Tuttavia, a rubare la scena è come sempre Reigen, portandosi con sé uno stile comico travolgente e capace di ribaltare ogni carta in gioco.

Il maestro di Mob è infatti il personaggio che fra tutti spicca sia come design, che come personalità. Truffaldino come pochi altri, Reigen ha comunque una sua morale di fondo, e un modo di vedere la vita fin troppo empatizzabile. Non c’è da avere dubbi quindi che i suoi discorsi riescono effettivamente a stravolgere Mob, soprattutto durante lo scontro finale, che ha una conclusione fuori di testa e al contempo spettacolare.

A livello artistico, purtroppo ONE non riesce a stare al passo con i suoi colleghi. Le tavole sono chiare e semplici, ma i disegni sono tutt’altro che belli e precisi. A livello d’impatto visivo, le espressioni dei personaggi funzionano discretamente, evitando dunque di danneggiare la lettura e il filone degli eventi. Tuttavia, la qualità tecnica della sere animata è fin troppo sovrastante, e il manga non riesce a replicare quella qualità. Ma, al contrario di OPM, in Mob Psycho si può vedere l’impegno maggiore da parte dell’autore.

Mob Psycho 100 recensione

Le avventure di Mob – Mob Psycho Recensione

I primi due volumi di questo quartetto cominciano quindi molto bene, concludendo di fatto l’arco iniziato nei tomi precedenti e creando nuove domande. A spezzare il ritmo narrativo, ci pensano però i capitoli successivi, che riguardano delle avventure episodiche di Mob e Reigen, che l’anime ha deciso di anticipare negli episodi.

Come avventure, sono molto divertenti, soprattutto se si apprezza l’umorismo esagerato e fuori dalle righe di ONE. Narrativamente parlando, aggiungono veramente alla storia, e probabilmente l’anime ha fatto molto bene ad anticiparle, visto che danno più senso alla conclusione della saga principale della serie. Il rapporto fra Reigen e Mob è infatti leggermente meno solido rispetto all’anime, ed è quindi una mancanza che nel manga poteva essere evitata.

Tuttavia, anche così, è impossibile parlare veramente male di Mob Psycho 100 in una recensione. Concentrandosi maggiormente sulla psiche di Mob, questo fumetto ha qualcosa in più rispetto a OPM, come una morale di fondo più forte e intima che spinge il lettore a continuare. La crescita di Mob è veramente importante, e dunque si riesce a empatizzare meglio con il protagonista.

Conclusione

In definitiva, questi quattro volumi di Mob Psycho 100 sono stati promossi, e nella recensione non ci sono molti difetti da evidenziare. Il disegno purtroppo ha delle grandi carenze, sia a livello qualitativo che di impatto, tuttavia è funzionale quanto basta per far godere la storia. Sicuramente, è una serie da seguire.

Sull'autore

Gabriele Gemignani

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