Questo sito contiene diversi annunci Amazon. A ogni vostro acquisto riceviamo una piccola commissione.
Uno dei responsabili dello sviluppo di Monster Hunter World ha spiegato il motivo per cui Capcom ha deciso di non includere le loot box e le microtransazioni. Questi argomenti sono stati trattati in un’intervista con i colleghi di Gamespot, che ne hanno poi approfondito.
Ryozo Tsujimoto, il producer, ha così dichiarato: “Io credo che Monster Hunter abbia già un sistema di ricompense casuale nel gameplay. Dopo aver sconfitto un mostro non si sa, entro certi limiti, cosa si ottiene. Si può trovare oggetti rari o altri di cui non abbiamo bisogno. E poi ci sono le ricompense per le missioni”.
Per quanto riguarda i videogiochi che scommettono su questo modus, Tsujimoto è stato molto chiaro: “Un sistema di loot box è già integrato e non c’è stato bisogno di inserire delle microtransazioni. Vogliamo che i giocatori si concentrino più sull’azione che sugli oggetti e che provino quel tipo di soddisfazione una volta completato la caccia e poi ottenuto la ricompensa. Vogliamo che i giocatori provino l’esperienza che abbiamo preparato per loro, non che la saltino”.
Siete d’accordo con il suo punto di vista? Fatemelo sapere nei commenti!
Vi ricordo infine che Monster Hunter World è previsto per il 26 gennaio 2018 per PS4 e Xbox One, mentre una data d’uscita per PC è ancora sconosciuta.