Monument Valley – Recensione

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Prima di approcciarci a Monument Valley eravamo dubbiosi e nel contempo stregati. Dubbiosi del gameplay, ma stregati dallo stile grafico. Sicuramente si tratta di un genere e gioco atipico non solo per quanto riguarda il mondo del mobile, ma anche quello delle console casalinghe e portatili. Sviluppato da Utswo Games Monumen Valley è un puzzle game che ci metterà di fronte ad un tipo di gioco che irrompe nello store in modo superbo, ma allo stesso tempo pacato.

L’architettura impossibile

Maurtis Cornelis Escher è un nome che può dire tanto come può anche non dire niente. Dipende tutto dall’approccio che si ha con l’arte e l’architettura. Egli è infatti il creatore di moltissime strutture dette “impossibili”. Tali creazioni hanno dato via ad altre opere cinematografiche e videoludiche. Basti pensare che Fez e Echochrome derivano direttamente da dalle sue opere e lo stesso vale per Inception di Christopher Nolan. Monument Valley è invece un titolo che prende ciò che c’era di buono nei giochi sopracitati e lo unisce alle incisioni di Maurtis per creare un effetto che va oltre la semplicità e a tratti ci ricorda il capolavoro uscito su Playstation 3, Journey.

Durante la storia ripercorremmo una serie di luoghi onirici che trascendono la fisica terrestre e impersoneremo una principessa che silenziosa si inoltrerà nel regno dei corvi. Una poesia taciturna che si racconta attraverso le immagini e le brevi e discontinue frasi di un mistico personaggio che incontreremo durante il nostro percorso. Nulla di tutto ciò avrà un senso logico o un peso durante il nostro viaggio, ma sarà piuttosto un plus per tuffarci in un sogno a occhi aperti.

La risoluzione degli enigmi avverrà tramite alcune features come ad esempio lo spostamento di intere colonne o di alcune parti del livello tramite lo switch del dito oppure tramite l’attivazione di alcuni pulsanti grazie al nostro personaggio o ai vari oggetto presenti nel gioco. Il level design è sempre vario e di altissimo livello. Ogni pezzetto di ogni quadro sorprenderà per via della minuziosità con la quale è stato costruito e pensato. Non esiste niente di superfluo; ogni cosa è necessaria ed essenziale.

Il comparto grafico è minimalista come tutto il resto del gioco, ma grazie alle sfumature fresche fatte a pastello. I colori trasmettono sempre la tranquillità e non danno mai fastidio alla vista come accade a volte con l’uso di alcuni colori più “violenti”. Il nostro personaggio si muoverà su delle piattaforme architettoniche sospese nel vuoto o poste sull’acqua e attraverserà ogni luogo cercando di non farsi beccare. Vogliamo precisare però che anche se un corvo ci becchi, non succederà niente e ci basterà andare un po’ indietro per riprendere l’avventura. Il comparto sonoro è come ci si poteva aspettare messo nei minimo termini e con dei suoni pacati e rilassanti ci aiuta a trasportarci ulteriormente nel mondo di gioco. Purtroppo l’unico vero neo del gioco è la sua durata, che si aggira sulla misera ora di gioco. Possiamo però confermare che lo studio è alle prese con la costruzione dei nuovi livelli da aggiungere a quelli presenti.

Sull'autore

Rostislav Kovalskiy

Un non troppo giovane appassionato di tutto quel che ruota attorno alla cultura POP. Vivo con la passione nel sangue e come direbbe Hideo Kojima "Il 70% del mio corpo è fatto di film".