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Nonostante No Man’s Sky sia un gioco rilasciato ben due anni fa, con il suo arrivo su Xbox One, è cambiato drasticamente. L’aggiornamento Next, insieme ad Atlas Rises, Pathfinder e Foundation hanno man mano reso No Man’s Sky un gioco sempre più diverso. E tutto questo, per molte persone è stata una manna dal cielo, utile a cancellare l’onta di negatività e di critiche che aveva ricevuto in passato. Soprattutto, ha messo una pezza a quelle che erano le promesse infrante (e le bugie) da Sean Murray.
Tu chi *kzzt* sei?
Uno dei tanti problemi riscontrati nelle versioni precedenti di No Man’s Sky era l’assenza di quello che si potrebbe definire uno “scopo”. Certo, gli sviluppatori avevano più volte sottolineato che raggiungendo il centro dell’universo qualcosa sarebbe successo. Tuttavia, i tanti giocatori che sono riusciti nell’impresa sono rimasti ampiamente delusi da ciò che hanno “trovato” in quell’esatto punto. Però, con l’aggiornamento “Atlas Rises”, gli sviluppatori hanno aggiunto una vera e propria “quest principale”. Verremo a contatto con la nuova razza dei viaggiatori di cui anche noi facciamo parte (o almeno così ci viene detto). Certo, la quest alla fin fine risulterà come un grande e spalmato tutorial di tutte le meccaniche di No Man’s Sky. Infatti si proseguirà facilmente andando da un pianeta ad un altro, costruendo questo materiale o questa tecnologia. Ma, in ogni caso, resta pur sempre una grande evoluzione rispetto a ciò che avevamo prima. Ed ovviamente se la narrazione che mescola british humor fine, stranezze e misteriosità vi piace, tanto meglio.
Verso l’infinito e oltre
Ma, ovviamente, quello che più di tutto è stato modificato è il gameplay vero e proprio. Tutto grasso che cola, insomma! Per cominciare scordatevi tutto (o quasi) quello che sapevate su No Man’s Sky riguardo le materie prime e cosa serve a ricaricare cosa, poiché tutto questo ha subito un’evoluzione pazzesca. Ci sono nuovi materiali da tenere sott’occhio, nuovi modi per ottenere quelli più rari e tantissimo altro.
La prima e anche la più importante delle novità introdotte con Next è senza dubbio il Multiplayer. Se prima non c’era nessuna interazione, e poi ce n’era una minima rappresentata da delle sfere luminose, adesso, invece, si potrà giocare in sessioni con fino a 4 giocatori contemporaneamente. Questo aprirà davanti ai giocatori numerosissime possibilità, come per esempio andare per lo spazio compiendo razzie tutti insieme o lottare all’ultimo sangue uno contro l’altro. Si potranno costruire basi insieme, creare tracciati su cui correre con gli exoscafi e, se la cosa è stata patchata (dato che a me non funzionava), avventurarsi in missioni multiplayer dal bordo del mercantile.
Ma non solo il multiplayer ha portato questa versione 1.5, che si potrebbe definire un aggiornamento di aggiornamenti. Infatti, Next va a rimettere mano anche a quello che venne aggiunto con il Foundation Update: la costruzione di basi, da oggi, è molto più libera da vincoli e stratificata. Possiamo creare una base quasi ovunque noi vogliamo, senza limiti di sorta. Inoltre, tantissime nuove parti di base sono state aggiunte moltiplicando le possibilità di costruzione per i giocatori più fantasiosi.
Finalmente, poi, possiamo vedere come siamo fatti grazie alla terza persona, un’altra delle grandi novità portate da questo aggiornamento. E, in coppia con quest’ultima, ci sarà anche la possibilità, ora che finalmente possiamo vederci, di modificare il nostro aspetto. Volendo possiamo anche creare un personaggio di razza Gek, Vy’ken, Korvax o Viaggiatore (di default siamo delle “Anomalie”).
Per finire, un’ulteriore idea avuta dal team di sviluppo è stata quella di rendere molto più profonda la meccanica dei mercantili. Innanzitutto l’ottenimento di un mercantile (standard) è stato semplificato al punto che di default ve ne verrà regalato uno di classe C non appena lo salverete da un attacco pirata. Dopo l’ottenimento del primo mercantile si aprirà un tutorial atto a spiegarvi il funzionamento dell’ultimo e, soprattutto delle fregate. Queste possono essere inviate in spedizione: così facendo si otterranno – dopo un determinato lasso di tempo – ricompense, rendendole così un ottima fonte di guadagno passivo. Altre piccole modifiche sono state fatte nell’esplorazione dei pianeti, i pericoli ivi presenti e le strutture delle missioni.
Voglio sale, sale, TANTO SALE!
Persino dal punto di vista tecnico il gioco ha subito un cospicuo numero di modifiche. La grafica è andata in contro ad un revamp ed un totale perfezionamento, il terreno è stato reso più realistico, gli effetti della nebbia migliorati ed aumentato il Field of View. Cosa che ho molto apprezzato, poi, è stata l’aggiunta di textures sulle astronavi, che finalmente non saranno più solo dei parallelepipedi colorati. Anche la varietà dei pianeti è stata aumentata e, addirittura, sarà adesso in grado di scorgere dei bellissimi pianeti con anelli, in stile saturno.
Altre migliorie di natura tecnica le possiamo ritrovare nel rinnovamento dell’HUD e dei vari menu, che adesso saranno molto meno confusi di prima. E, insieme al ribilanciamento della disponibilità dei vari materiali, renderà molto più comodi i nuovi sistemi di crafting. L’intelligenza artificiale ha fatto numerosi passi in avanti, combattere le sentinelle non è diventato difficile, ma comunque vi impegnerà più di prima. Soprattutto le nuove tipologie di sentinelle, come gli imponenti Walker.
Nemmeno il comparto audio è scampato dai rimaneggiamenti di Next. Qui possiamo sentire, infatti, miglioramenti nei suoni prodotti dalle navi e dagli scontri a bordo di queste; nuovi set di voci per creature e npc; e, per ultimo ma non ultimo, nuove tracce musicali composte da Paul Weir.
Tuttavia, insieme a queste numerose migliorie, l’aggiornamento Next porta in dote anche un cospicuo numero di bug. Alcuni, tra i più gravi, ad oggi (versione 1.53) sono stati corretti, come per esempio un bug che faceva crashare in continuazione un salvataggio se in questo si era usata la nuova meccanica delle spedizioni. Altri bug minori in cui io stesso mi sono imbattuto, però, non hanno ancora ricevuto patch, come per esempio il buco che si crea nel mercantile se si cerca di posizionare una cassaforte di stoccaggio.