Overwatch Ritorsione, si torna nel passato con il nuovo evento

Overwatch Ritorsione

Blizzard cerca sempre di ravvivare i suoi giochi, questo lo sanno anche i sassi che si trovano sull’isola deserta che non ha mai visto la presenza umana. In fondo, questo è uno dei motivi per cui un gioco come World of Warcraft sia ancora cosi popolare. Non sono qui però per parlarvi di quel gioco, ma di Overwatch, che attualmente ha avuto un nuovo evento, Ritorsione, disponibile su PS4, Xbox One e PC. Un evento che dà la possibilità di esplorare ulteriormente la storia di Overwatch, che non ha una campagna come tutti sanno. In effetti la storia va sempre raccolta dai documenti e dai filmati vari, che poi vanno incollati per avere una lore di tutto il rispetto.

Ca’ di Blackwatch

Quest’anno con la Ritrosione quindi tornano gli archivi, ma con un’aggiunta molto interessante e simpatica. Possiamo infatti rigiocare anche la prima missione uscita un anno fa in cui impersoniamo Tracer, Reinnardt, Mercy e Torbjörn durante la loro missione Londra. Si tratta di una simpatica aggiunta per chi non ha potuto giocare un anno fa a Overwatch, ma voleva comunque vedere quella missione cosi divertente. Stavolta verremo portati direttamente a Venezia, nella zona del Rialto con un team diverso dal solito.

Overwatch Ritorsione
La città di Venezia splende anche di notte in Overwatch Ritorsione.

Impersoneremo il team di Blackwatch, l’ala speciale di Overwatch i cui metodi non sono esattamente accetti da tutti, ma risultano sempre efficaci. Vi ricorderete l’ultimo fumetto pubblicato da Blizzard, in cui abbiamo visto l’esplosione del centro operativo a Roma per mano di un mezzo boss mafioso di nome Antonio Bartalotti. Le pagine terminavano con la richiesta di cattura dell’uomo, che si trovava proprio a Venezia e gli eroi che hanno questo arduo compito sono McCree, Moira, Genji e Reyes (che ormai conosciamo come Reaper).

Arrivati sul posto, i quattro trovano l’uomo, ma dopo una breve conversazione tutti capiscono che una cattura sarebbe inutile. Grazie agli agganci in politica, Antonio sarebbe libero in poche ore e tutti i compagni morti nell’esplosione pesano come un macigno sul rancoroso Reyes, che decide quindi di terminare nell’unico modo possibile questo viaggio, la morte del cattivo. Da questo momento parte la fuga dei quattro.

Equilibrare il team

La parola d’ordine di questa missione dovrebbe essere “equilibrio”. Tutti i personaggi come sapete sono d’attacco, tranne Moira, che è un support con una forte predisposizione offensiva. La mancanza di un Tank si farà sentire a lungo andare, sopratutto nel mid e late game, quando avremo contro di noi il mondo intero. Nonostante questo, il team deve essere equilibrato nel gestire le situazioni e collaborare in modo da eliminare velocemente i nemici. Una tecnica che vi sconsiglio fortemente è quella della corsa verso il checkpoint. Non farà bene né a voi, né al team, che si troverà con il triplo dei soldati da combattere. Oltre ai normali soldati del Talon avremo anche quelli speciali come il bestione Tank con dei minigun sulle mani, tanta resistenza e un’abilità simile a quella di Reinhardt che schiaccerà l’avversario; l’assassino, che si sposterà sia in verticale che in orizzontale e piombando sul nemico lo finisce fino alla sua eliminazione con delle lame poste sugli avambracci; cecchino, che come Widowmaker si sposta grazie al rampino su delle alture e in pochi colpi potrà far finire la vostra esistenza.

Giocare qui vuol dire calcolare bene il percorso da fare, i nemici da uccidere e non perdere mai d’occhio i propri compagni. Ogni volta che uno di noi cadrà in battaglia potremo rianimarlo avvicinandoci al suo corpo, ma qualora questi dovesse morire, anche la vostra missione andrà in fumo. Cercate quindi di sfruttare le abilità di ogni alleate e nel late game sfruttate Moira più per le sue doti curative che per quelle offensive. Alle alte difficoltà poi collaborare sarà davvero necessario e la mira dovrà diventare perfetta per non morire velocemente.

Overwatch Ritorsione
La fase finale della storia presente in Overwatch Ritorsione.

Sotto il canale

Ciò che ha rallegrato tutti i giocatori del Bel Paese è l’ambientazione della mappa. Per la prima volta, infatti, abbiamo a che fare con l’Italia. Venezia della mamma Blizzard è uno spettacolo visivo e se ci fermiamo un attimo durante i vari momenti vuoti, possiamo scoprire i piccoli canali che tagliano quelle vie invisibili di cui è composta la città. I piccoli porti contengono quelle meravigliose gondole che di giorno trasportano i turisti, mentre i palazzi, colorati, rallegrano l’anima. Non è ovviamente come la vera città marina, ma ci si avvicina parecchio. Molto interessante la scelta degli sviluppatori di inserire successivamente questa mappa all’interno del gioco normale, ma con l’ambientazione diurna, che sicuramente avrà le sue nuove belle chicche da offrire.

L’ultimo punto di grande importanza è il design dei nostri nemici. I soldati di Talon rispetto alla missione dell’anno scorso sono decisamente più cattivi e agguerriti. Ogni soldato è stato creato ad-hoc per dare l’idea di cattiveria, velocità, potenza e astuzia. Non avrei pensato a qualcosa di realizzato meglio di cosi e anche le animazioni dei soldati potrebbero essere perfette per alcuni futuri corti d’animazione.

Sull'autore

Rostislav Kovalskiy

Un giovane appassionato del mondo videoludico e di tutto ciò che lo circonda. Cresciuto con i videogiochi e libri tra le mani ha deciso di unire la sua passione per la scrittura con quella per i videogiochi ed ecco perché si trova qui.