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Esistono molte tipologie di sport. Alcuni di questi sono popolari e fatti per tutti, anche solamente come un metodo di sfogo dopo una settimana di lavoro stressante. Sport che ognuno di noi ha praticato almeno una volta con gli amici e magari amato guardando i grandi campioni. Altri sport invece sono assai più complessi e oserei dire, elitari. Sport giocati dai pochi, ma che nascondo un fascino cosi magnetico e particolare da farci rimanere a bocca aperta. Personalmente non ho mai avuto la possibilità di giocare al golf nella vita reale e forse mai ne avrò. Non parlo del mini golf, ma di qualcosa di grande e professionale. Ciò però non mi impedisce di sognare guardando le partite e conoscendo i golfisti in alcune video interviste o presentazioni. Ricordo ancora Rory McIlroy a Grand Tour alle prese con la guida spericolata.
Al livello videoludico, per fortuna è più facile provare il brio di una partita da svolgere in piena regola. L’uscita di PGA Tour 2K21 mi ha quindi sorpreso un po’, ma in modo assai piacevole. Ho impugnato la mia mazza con i componenti della Mitsubishi e mi son messo sui prati verdi a tirare le palle come se non ci fosse un domani. Dopo non so quante palle tirate, dopo campionati vinti, dopo soddisfazioni e il relax posso dirvi che questo è uno dei pochi giochi sportivi che potrebbe farvi rilassare in modo concreto.
Il tiro
Il golf ha comunque avuto i suoi anni di gloria con i titoli targati Tiger Woods, ma come per Tony Hawk o Colin, finisce l’epoca del campione (di bravura e di marketing). Anche il gioco targato con il nome Rory non ebbe successo e solo ora sembra che ci sia una risalita del genere sportivo, che comunque non ha una fan base veramente elevata (cosa che ha compromesso anche i titoli tennistici). Si parte con la classica creazione del proprio alter ego, una consuetudine che affronto sempre mettendo un volto a caso.
Successivamente si inizia a prendere confidenza con la mazza e con il campo da gioco. Diventa subito chiaro che si potrà giocare sorseggiando la vostra birra preferita e mangiando uno snack nel mentre. Appresa l’arte del tirare con precisione, andremo ad affrontare i primi tornei, guadagnare la prima fama e ovviamente, arrabbiarci per la prima volta. Tutti dei must all’interno di ogni videogioco, ma sarà poi la pazienza a premiarvi.
Certo, alcuni errori è possibile scorgerli in diversi punti, anche nella traduzione, che denota una carenza un po’ lampante delle conoscenze golfistiche. La narrazione della modalità carriera è comunque un po’ altalenante e non raggiunge le vette di un NBA 2K, ma non ci è riuscito nemmeno un WWE 2K per adesso. La scrittura piuttosto povera non toglie niente al gameplay ovviamente, ma toglie dei punti alla modalità carriera e a quel che poteva rappresentare.
Una mazza potente
Il gameplay di PGA Tour 2K21 si presenta in modo semplice, ma profondo. Due concetti che spesso non stanno insieme, ma quando lo fanno, sono scintille. Tirare è semplice e immediato, come in un gioco del biliardo lo è spaccare o battere, ma quella semplicità racchiude al proprio interno mille peripezie. Bisogna calcolare sempre la presenza degli ostacoli naturali, del vento e di ogni cosa che potrebbe rovinare il vostro tiro. Capire come colpire la propria palla è un qualcosa che va già oltre il semplice tirare, ma si tratta di ragionare, pensare da subito alla mossa successiva in base alle mille possibilità offerte.
Nel videogioco come è giusto che sia, avremo la telecronaca e per quest’occasione hanno prestato la loro voce due fuoriclasse come Luke Elvy e Rich Beem. Insomma, da questo punto di vista, la qualità non manca di certo al prodotto. La stessa cosa potrei dire delle voci che provengono dal mondo di gioco e che sprizzano il realismo da ogni lato. Si tratta proprio di una parte fondamentale che serve per la totale immersione all’interno del mondo di gioco.
Graficamente in questo caso non ci troviamo di sicuro a un punto spaccamascella. Non c’è del vero fotorealismo, ma ciononostante, PGA si difende non bene, ma benissimo contro gli altri colossi sportivi. I modelli poligonali sono precisi e ben realizzati, mentre le luci giocano un ruolo realmente importante. Ciò che sorprende è però la fisica con la quale il gioco si presenta. La palla cade in modo realistico nel punto stabilito ed è pazzesco quanto tutto venga influenzato da una semplice raffica di vento oppure semplicemente dal terreno non perfettamente dritto.