Ranma 1/2 #1-4 – Recensione

Ranma 1/2

Dopo i due grandi ritorni di Maison Ikkoku e Lamù nelle nostre fumetterie, con le loro magnifiche edizioni Perfect & Color, Star Comics ripropone ai lettori italiani un altro grande pilastro delle opere di Rumiko Takahashi, ovvero Ranma 1/2, un manga dai toni comico-sentimentali dove il protagonista dalla doppia identità avrà a che fare con assillanti rivali, instancabili spasimanti, e soprattutto, con il proprio corpo.

Due è meglio di uno?

Dopo un lungo periodo passato in Cina ad allenarsi, Ranma Saotome e suo padre Genma, due abili combattenti esperti in arti marziali, tornano in Giappone per unire in un matrimonio combinato il giovane Ranma con una delle tre figlie di Tendo, grande amico di Genma e anch’egli maestro di arti marziali. Nonostante ciò, la futura sposa di Ranma, la tenace ed esuberante Akane, è abbastanza contrariata per la scelta prematura dello sposo, e come se non bastasse, si dovranno fare i conti con la maledizione della quale Ranma e suo padre sono vittime: ogni qualvolta essi si bagnano con dell’acqua fredda, i corpi dei due diventano rispettivamente quello di una ragazza e quello di un enorme panda.

L’ormai classica struttura dei capitoli di Rumiko Takahashi è sempre sinonimo di garanzia: la storia di per se non ha una trama vera e propria che andrà via via sviluppandosi, bensì avremo davanti una serie di piccoli archi narrativi incentrati sulla vita quotidiana di Ranma e della sua futura sposa Akane, con un ritmo narrativo che vede i due giovani alle prese con vari personaggi secondari che, o per amore o per rivalità, avranno come fine comune quello di far separare i due protagonisti con la stessa frequenza con cui andremo ad assistere alla crescita e all’approfondimento della relazione di Ranma e Akane, che seppur all’inizio si ritroveranno ad essere come cane e gatto, pian piano i loro cuori si avvicineranno senza che essi se ne accorgano.

Straordinaria Demenzialità

Lasciatemelo dire, di demenzialità questo manga ne è pieno come un uovo: prendete dei personaggi che siano professionisti nelle arti marziali con delle assurde tecniche segrete e stili di lotta sempre diversificati, metteteli in combattimenti ai limiti dell’assurdo e dell’imprevedibilità, ed ecco qua un nuovo capitolo di Ranma 1/2. Molte delle pagine dell’opera saranno incentrate sui combattimenti, resi magnificamente grazie al tratto pulito e preciso della Takahashi, che riusciranno a tenere il lettore sempre interessato allo svolgimento dei fatti fino ad arrivare alla pagina che concluderà l’incontro, per poi attendere impazienti il seguente scontro tra chissà chi e, soprattutto, come esso si svolgerà. Tutto ciò grazie all’elevata qualità d’intrattenimento che il manga offre, basata su uno stile ironico e divertente, senza tralasciare quel pizzico di sentimentale che va sempre bene, e ovviamente, il già citato alone di demenzialità che alberga nell’opera (basti pensare alla fonte della maledizione di Ranma e di suo padre, che non sarò certo io a dirvi qual’è).

Nessun capitolo lasciato come riempitivo, una lettura tanto leggera quanto intrattenente, un sacco di comicità, combattimenti, imprevidibilità e si passa dritti a leggere il prossimo volume. Per ora sono usciti solo i primi 4 numeri della serie, nella classica e valida Perfect Edition della Star Comics, ma la cadenza mensile con cui verranno rilasciati i prossimi volumi, rispecchia in pieno l’intento dell’opera, ovvero quello di essere una lettura occasionale da leggere quando si vogliono passare momenti a mente libera e senza pretese, e dato che i numeri che ancora dovranno uscire saranno su per giù ancora una decina, non sarà male passare l’anno aspettando di leggere il prossimo volume di Ranma 1/2.

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Redazione