Spider-Man Miles Morales: Furia Alata – Recensione

Spider-Man Miles Morales: Furia Alata

Negli ultimi anni Miles Morales è entrato nel cuore dei fan grazie al film d’animazione Spider-Man: Un Nuovo Universo. Chi mi legge sa che lo considero il miglior film sull’arrampicamuri mai realizzato e chissà, forse resterà così ancora per diversi anni. Sempre chi mi legge, sa anche la mia passione per il videogioco Marvel’s Spider-Man e il suo spin off Marvel’s Spider-Man: Miles Morales. Titoli che mi incollarono allo schermo fino a notte fonda in cerca del platino.

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Dopo il primo gioco abbiamo visto Miles scoprire i suoi poteri ed era chiaro che ci sarebbe stato un capitolo dedicato a lui. Intanto abbiamo visto anche Spider-Man 2 con entrambi i personaggi, con Venom e Kraven. Per scoprire cosa è successo prima dello spin-off però abbiamo a disposizione un ottimo libro che ci permette di scoprire qualcosa in più di quel Miles. Si tratta di Spider-Man Miles Morales: Furia Alata.

La storia di questo libro è ambientata prima del videogioco e vede un Miles Morales che diventato Spider-Man è costretto ad affrontare la sua vita dopo la morte del padre. Quella perdita pesa come un macigno sul ragazzo, che sente il vuoto lasciato nella sua vita. Eppure, il suo voler aiutare le persone lo porterà ad affrontare le difficoltà sia come eroe che come persona.

Da questo punto di vista bisogna dire è stata fatta una buona trasposizione dei sentimenti di un ragazzo non bianco e delle difficoltà che è costretto a subire. Peter Parker in quei frangenti sarà un’ottima spalla e soprattutto un amico/maestro. Il villain che affronteranno i due è ovviamente l’Avvoltoio, che trascinerà anche la propria nipote nella sua personale guerra. Pigeon (così verrà ribattezzata dal buon Miles) sarà l’ago di bilancia in questa storia.

Spider-Man: Miles Morales La Furia Alata  è un libro sui supereroi, questo è chiaro, ma non è solo quello. Si tratta di un young adult che affronta i problemi di un adolescente e mette in evidenza quelle emozioni che lottano al suo interno. Britteny Morris ha scritto la storia pensando proprio a questo, perché la parte umana dei personaggi esce allo scoperto e travolge il lettore.

La sua narrazione è leggera e prosegue dall’inizio alla fine senza interruzioni. Le descrizioni degli ambienti non sono mai troppo pesanti e dettagliate, permettendo al lettore di focalizzarsi sui personaggi, che diventano il fulcro narrativo. Al livello eroistico invece, non aspettatevi dei momenti davvero toccanti o da ricordare tra qualche anno. Si tratta di una semplice storia che sembra essere stata presa dai fumetti e rimodellata a dovere.

Non è un vero difetto ovviamente. Si tratta invece di un modo perfetto per avvicinare i più giovani alla lettura, raccontando qualcosa di profondo in modo schietto.

L’edizione italiana, alla pari di quella americana, è quella tascabile. La copertina è morbida e la stampa è di buona fattura. Ho sempre un dubbio sulla durabilità di queste edizioni vista la presenza della colla e visto che la morbidezza della copertina la rende anche più fragile. La grammatura delle pagine è giusta per il prezzo al quale viene venduto il volume e anche il font utilizzato risulta essere buono. La leggibilità è quindi confortevole dall’inizio alla fine.

Ringrazio di cuore l’editore Kappalab per avermi inviato una copia del libro, in modo da potervene parlare.

Sull'autore

Rostislav Kovalskiy

Un giovane appassionato del mondo videoludico e di tutto ciò che lo circonda. Cresciuto con i videogiochi e libri tra le mani ha deciso di unire la sua passione per la scrittura con quella per i videogiochi ed ecco perché si trova qui.