Donny Cates è un “pazzo furioso” (per usare la citazione del buon Montemagno) e ha quell’abilità di rendere ogni numero pieno di interesse, creando un hype pazzesco attorno alle sue serie. Talvolta scatena delle critiche aspre da parte dei lettori e talvolta si becca le minacce di morte dai lettori che sicuramente non stanno molto bene. L’autore riesce comunque nell’intento che si prefigge, colpire il centro del bersaglio e il primo numero di Thor è stato veramente fenomenale. Si parte subito in quinta, senza alzare il piede dall’acceleratore e il secondo numero non è da meno. L’unica differenza è che ora Cates ha ingranato una marcia superiore e non intende mollare il suo viaggio con il cosiddetto Catesverse.
Thor è diventato l’araldo di Galactus e ovviamente contro la sua volontà. Il divoratore è però messo male e deve fare quel che è abituato, mangiare un pianeta. Con Thor non è però una cosa da prendere alla leggera in quanto egli cerca un pianeta senza alcuna forma di vita, ma presto si accorge che al gigante non importa niente di questa regola, gli basta avere la forza per rigenerare il proprio corpo. Questo è però un motivo di discussione davvero forte tra i due e alla fine un piano c’è sempre nella mente del Dio del tuono, ma sarà davvero vincente?
Cates ha quell’abilità incredibile di scrivere in modo libero, privo di un qualsiasi freno e in questo modo di attirare sempre il pubblico verso le sue opere. In questo secondo numero abbiamo visto la voglia di rinascita di Galactus e ancora una volta l’incombente minaccia del Grande Inverno. Una minaccia pericolosa che potrebbe spazzare tutto l’universo e che diciamoci la verità, intriga il lettore. Thor è un figo con i capelli lunghi, ma lo sarà ancora per pochi numeri purtroppo. Il tratto di Nic Klein colpisce nel modo giusto grazie alla sua precisione e le inquadrature che puntano sull’esaltare i momenti importanti e i personaggi chiave della storia. Non ci sono grandi inquadrature pittoresche, ma è tutto un vorticoso insieme di eventi veloci che si susseguono senza lasciare un po’ di spazio al lettore. Interessante infine il colpo di scena che crea ancora più hype verso il prossimo numero.
