Dead Cells – Recensione

Dead Cells

Dead Cells è il nuovo attesissimo indie della Motion Twin, che si è destreggiata nella creazione di un gioco a scorrimento 2D con un meccanismo roguelike, dove il giocatore perderà quasi ogni progresso una volta morto, dovendo ricominciare da zero.

Il nostro protagonista sarà di fatto un non morto che, imprigionato e decapitato per un motivo a noi sconosciuto, si ritrova a dover sfuggire  a una prigione ben più che inquientante, visto che a ogni sua morte la struttura stessa dell’isola e dell’edificio cambia in modo procedurale.

Dead Cells
I giganti giacciono ai nostri piedi.

Combattere… Per filarsela via

Dead Cells è un platform action piuttosto dinamico, che punta tutto su scontri piuttosto intensi e variegati, vista anche l’ampia scelta di armi piuttosto diverse e con dei moveset interessanti. Proprio le armi che usi rendono il gameplay divertente, facendoti affrontare diversi nemici più o meno impegnativi, che con una minima disattenzione possono risultare fastidiosi, se non letali. I comandi sono semplici da imparare e rendono possibili combinazioni interessanti, in grado di velocizzare e facilitare l’esplorazione dei dungeon.

Il sistema di potenziamento funziona su due livelli: dei bonus temporanei alla vita e ai danni dell’arma che utilizzi, ottenibili attraverso gli scrigni o altre sfide impegnative e che si disperdono una volta morti, e i potenziamenti dal fabbro delle armi, che rimangono anche dopo la sconfitta. Questo tipo di gameplay permette al giocatore di esplorare fin da subito le armi di Dead Cells, fornendo quindi una grande varietà nel gameplay.

Dead Cells è un gioco che ti colpisce fin da subito proprio grazie al gameplay, ma anche l’ambientazione gioca tantissimo a suo favore. Gli scenari e gli npc sono piuttosto particolari,, visto che a delinearli non sono tanto i loro dialoghi, ma la loro fine attraverso ai vari loop che precedono la nostra rinascita. Infatti non solo la mappa viene ricreata proceduralmente, ma anche gli npc cambierano le loro azioni a ogni ciclo, mostrando sempre più dettagli della loro storia, senza però trapelare troppe informazioni.

Come direbbe un personaggio di un film: Sono c…..i

Degli aspetti non troppo convincenti

La storia di Dead Cells è infatti molto enigmatica e poco chiara, visto che tutto ciò che possiamo capire viene trapelato attraverso dei dettagli da notare prestando un minimo d’attenzione. La componente narrativa comunque non è il suo forte, visto che si basa interamente sull’action.

Il platform, purtroppo, è messo parecchio in secondo piano ed è usato raramente, seppur molto bene. Infatti, il platform mette in grande difficoltà i giocatori, soprattutto se, sprovvisti di cure e con la vita agli sgoccioli, appare una zona piena di spine pronta a farci pentire di aver aperto il giocto. I boss sono abbastanza rari e impegnativi, soprattutto quando accompagnati da dei minions, ma non rappresentano veramente un climax a causa della non linearità del gioco.

L’aspetto grafico di Dead Cells è alquanto accattivante, visto che presenta mappe e nemici piuttosto colorati, quasi sgargianti, che danno un senso artistico al tutto e favoriscono sicuramente l’esplorazione, come nel caso di Hollow Knight. Come gioco risulta essere sia piuttosto povero, concettualmente parlando, sia ricco di contenuti.

Dead Cells
I paesaggi sono davvero meravigliosi

Pochezza e divertimento

Per quanto il gameplay sia fluido e divertente, il titolo in sé soffre di una mancanza di spessore che poteva essere gestito con un’atmosfera meno cartoonesca e più cupa, dandogli un’identità più allettante e specifica. Due grandi esempi sono infatti Hollow Knight e Cuphead, che solo con il loro stile riescono a emergere dalla massa dei platform indie. Tuttavia, è bene sottolineare che il valore del gioco non sta soltanto nel suo aspetto, ma anche in ciò che lo rende tale: il divertimento.

“Se un gioco non è divertente, perché disturbarsi?”

Così diceva Reggie Fils-Aime, direttore operativo della Nintendo, che in poche parole ha descritto benissimo il problema di buona parte del mercato videoludico odierno. Ci sono tanti giochi con grandi tematiche e design accattivante, ma se il gioco non è divertente allora fallisce nel suo scopo.
Dead Cells, sotto questo punto di vista, è un successo assicurato.
Quindi è soltanto logico promuovere un gioco come Dead Cells, che fa del gameplay e della sfida le sue bandiere, dimostrandosi all’altezza delle aspettative e non deludendo.

Certamente, un maggior contenuto non avrebbe fatto male, e per questo motivo non mi sento di premiare troppo Dead Cells, che comunque è un titolo che merita l’attenzione del grande pubblico e che non deve essere ignorato.

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Overall
7.5/10
7.5/10

Riassunto

Dead Cells è un action platform 2D roguelike che riconferma la potenza degli indie, denigrati da molti ma in grado di offrire un divertimento di alto livello con spesso scarse risorse. Dead Cells si basa interamente sul gameplay, concentrandosi sull’evasione del protagonista dall’isola-prigione nella quale è rinchiuso.

Sull'autore

Gabriele Gemignani

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