Gli Stati Uniti di Capitan America – Alla ricerca dello scudo – Recensione

Gli Stati Uniti di Capitan America - Alla ricerca dello scudo
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L’America è un luogo di speranza e del famoso “sogno americano”, l’ultima frontiera della quale i più fortunati hanno sentito parlare all’interno del film Intestate 60 diretto da Bob Gale. Questo sogno ha portato milioni di persone a cercare qualcosa che non è mai arrivato e alla fine quasi tutti sono rimasti scottati scoprendo che in verità questo sogno è solo una metafora. Forse questa frase descrive bene alcuni concetti espressi all’interno del fumetto Gli Stati Uniti di Capitan America: Alla Ricerco dello Scudo.

Si tratta di una storia di ricerca e di scoperta. La ricerca di un ideale andato perso nel corso del tempo. Sfruttato per motivi più svariati e con troppa facilità. Il simbolo di Cap sembra infatti essere perduto, ma non per tutti. In tutto il paese ci sono diversi vigilantes che hanno deciso di vestire i panni del crociato americano non solo per combattere contro enormi nemici, alieni pericolosi e robot assassini. No. Il loro intento è quello più umano. Queste persone proteggono i veri oppressi della società dai prepotenti. Proteggono coloro che ai margini della società non trovato alcun aiuto nel governo. Persone che hanno deciso di vivere in America, rendendola grande, ma senza per questo avere qualcosa in cambio.

In questo viaggio attraverso gli Stati Uniti d’America il duo Captain America e Falcon dovranno ritrovare il simbolico scudo. Perché quell’oggetto così importante è stato rubato e qualcuno sta cercando di uccidere ogni persona che cerca di impersonare i panni di Cap.

Cover del fumetto Gli Stati Uniti di Capitan America - Alla ricerca dello scudo recensione su havocpoint.it di Rostislav Kovalskiy

La storia è stata affidata a diversi autori come Christopher Cantwell, Josh Trujillo, Darcie Little Badger e Alyssa Wong. Un gruppo che ha capito come parlare al pubblico attraverso un personaggio tanto semplice quanto complicato. A tratti quest’albo sembra essere una feroce critica agli Stati Uniti e alla sua politica. D’altro canto si tratta di una storia d’avventura e come tale funziona egregiamente in quasi ogni frangente. A volte c’è la sensazione di non aver letto abbastanza, dei piccoli dettagli omessi o lasciati in bianco.

La parte artistica di Capitan America: Alla Ricerco dello Scudo invece è stata firmata da Dale Eaglesham, Ron Lim, Jan Bazaldua, Natacha Bustos, David Cutler e Jodi Nishijima. Un nutrito gruppo d’autori che hanno saputo dar vita alle idee e ai testi, rendendo il quadro ancora più critico e sognante. Il cambio dei vari stili permette poi di non annoiarsi mai, dando al contempo a ogni autori una quasi totale libertà sulla storia. Si sente l’aria del jazz, della potenza del metal e in generale di diversità.

Questo è senza dubbio un volume da leggere e da conservare. Capitan America: Alla Ricerco dello Scudo è veramente un albo dal tono nostalgico, avventuroso e allo stesso tempo critico.

Sull'autore

Rostislav Kovalskiy

Un non troppo giovane appassionato di tutto quel che ruota attorno alla cultura POP. Vivo con la passione nel sangue e come direbbe Hideo Kojima "Il 70% del mio corpo è fatto di film".