Hearts of Iron IV – Recensione

Alle 6:00 del 6 giugno del 1944 le truppe alleate sbarcano nelle spiagge della Normadia, dando il via alla più grande operazione militare della storia e forse all’evento più importante del secondo conflitto mondiale. In onore di questa data la Paradox decide di fare uscire il gioco di strategia Hearts of Iron IV.
Il gioco è un wargame, che cerca di ricreare la tenzione politica e militare del periodo che va dal 1936 al 1948.

Hearts of Iron IV

D-Day

Il giocatore può decidere di iniziare la sua avventura partendo da due scenari diversi : o il 1936 o il 14 agosto del 1939. In base al periodo in cui desidera iniziare ovviamente si troverà ad affrontare situazioni ben diverse.
Se si inizia infatti nel 36 infatti si troverà con delle nazioni molto arretrate, con un organico bellico vecchio e poche fabbriche militari, al contrario nel 39 avrà delle nazioni che si stanno armando per prepararsi al conflitto ora mai imminente.
Una volta fatta questa scelta si dovrà selezionare la nazione con la quale si vuole partire alla conquista globale del mondo, si avranno le nazioni principali del conflitto o nazioni secondarie , e si dovrà decidere la difficoltà e la modalità che si vuole affrontare.
Le modalità affrontabili sono 2:
1) La modalità di ferro in cui il giocatore affronterà un AI nettamente più forte e caparbia;
2) La modalità AI storica in cui le nazioni guidate dall’AI saranno più inclini a fare le scelte fatte durante il secondo conflitto mondiale.
Queste due modalità possono essere selezionate assieme per rendere l’esperienza di gioco ancora più problematica ed interessante.

Il giocatore si troverà ad affrontare e gestire vari aspetti del governo, ogniuno dei quali avrà delle ripercussioni in termini di gioco e azioni future da fare.
Gli aspetti gestibili, oltre ovviamente al movimento truppe vero e proprio sono :
Diplomazia;
Ricerca;
Costruzioni;
Produzione Armamenti;
Arruolamento truppe;
Focus Nazionale;
Commercio;
Nella parte diplomatica si potranno instaurare alleanza, supportare il proprio partito in altre nazioni, fare patti di non aggressione, dichiarare guerra e armare i rivoluzionari di qualche paese che vogliamo dividere a metà. Questo aspetto una parte da non trascurare perché potrebbe portare vantaggi al giocatore permettendogli di creare nuove alleanze o portare nuovi paesi dalla propria parte.
Un aspetto nuovo e molto interessante è il focus nazionale che permette in base al paese che si è scelto di instradare il proprio paese verso ad esempio un amicizia piû stretta con i paesi balcanici piuttosto che fare l’anchluss e cosí via. Ovviamente ogni nazione avrà dei focus diversificati e ben ramificati, ma questo discorso è valido solo per le nazioni principali quelle secondarie soffrono di poca caratterizzazione di tale albero.
La ricerca diversificata in tanti campi dall’armamento per la fanteria, ai carri armati, alle tattiche militare di terra, aria e mare, alla ricerca nucleare è stata snellita e semplificata rispetto ad Hearts of Iron 3 dove era molto più complicata e poco friendly per il giocatore.
Inoltre si potranno fare più ricerche contemporaneamente grazie a degli slot che ogni nazione ha a disposizione e che può far aumentare grazie a dei focus nazionali appositi.
I quattro aspetti che rimangono risultano essere molto collegati fra loro, in quanto ad esempio impostare una politica di costruzione di fabbriche militari e civili velocizzerà la produzione di armamenti che servono per la creazione delle divisioni che verranno prodotte. Tale produzione del resto avrà la necessità di essere foraggiata con materiali che non saranno sempre presenti nella nostra nazione. Una differenza importante rispetto al vecchio titolo sta nel fatto che la produzione navale sarà svincolata dalla produzione “normale” di armamenti, di conseguenza per poter produrre abbastanza navi si dovranno costruire dei cantieri navali appositi che si occuperanno della produzione della flottiglia.

Hearts of Iron IV

Blitzkrieg e Piani operativi di battaglia

Il gioco non si sviluppa solo su gestione della nazione, ma permette al giocatore di organizzare le diverse divisioni in armate a loro volta associata in teatri di guerra. Ogni armata potrà essere associata ad un generale ( che in base alle sue skill potrà gestire più divisioni contemporaneamente). Tramite questo generale si potrà sceglie la linea del fronte, il piano di battaglia, gli eventuali sbarchi o lanci di paracadutisti. In base a cosa verrà scelto per il piano si dovranno tenere in considerazione alcuni aspetti fondamentali per la riuscita di tale piano.
Ad esempio se si decide di fare uno sbarco per invadere una data regione si dovranno necessariamente tenere in considerazione diversi aspetti: la superiorità navale, aerea e il tempo di preparazione. Si potrà inoltre selezionare quali truppe far partecipare allo sbarco e quali no, tenendo presente che sbarchi di grossi quantitativi di truppe richiedono molti giorni. Il giocatore in ogni tipo di piano d’attacco potrà decidere quali truppe assegnare e quali mantenere a tenere la linea mentre l’avanzata procede.
Un aspetto molto interessante sarà la gestione della flotta aerea, come ho accennato in precedenza il gioco è stato diviso in regioni e ogni regione in più settori, le regioni saranno i campi di battaglia dei nostri aerei o anche delle navi( se il settore è una porzione di mare). Gli aerei che saranno assegnati a quelle regioni in base alla tipologia del veicolo potranno fare o non fare determinate azioni in base alla decisione del giocatore, decidere di mantenere i caccia per la ricerca di una supremazia aerea piuttosto che cercare di intercettare i bombardieri in arrivo. Lo stesso discorso vale per le flotte navali, che potranno essere assegnati a varie regioni marine alla ricerca di convogli nemici piuttosto che ingaggiare la flottiglia nemica oppure in semplice modalità pattugliamento per rendere sicura la zona.
Insomma la battaglia potrà essere gestita in ogni singolo aspetto e curata in ogni dettaglio.

COMMENTO:

Il gioco si presenta come un ottimo titolo di wargame che permette al giocatore di inoltrarsi in una gestione quasi minuziosa del comando di una nazione, che di li a poco affronterà il più grande conflitto. Una gestione minuziosa, ma che non risulta mai troppo pesante per il giocatore e lo costringerà a scegliere attentamente le mosse da fare e non fare poiché ogni scelta porterà a risultati alle volte dannosi per la nazione alle volte perfette per le tattiche adottate. Il gioco risulta quindi essere un ottimo prodotto per gli amanti del genere e ,forse, anche per chi si vuole affacciare per la prima volta.

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Redazione