La mia prima volta. My lesbian experience with loneliness – Recensione

L’erotismo è una costante della nostra vita. Ci accompagna dalla nascita (inconsapevolmente) e fino alla morte, ma nel frattempo in alcuni momenti avvengono dei cambiamenti e delle maturazioni. Accettarsi è importante per avere una serena esistenza e coesistenza, ma guida anche nel lavoro e nello studio. Immaginate di non accettarvi, di non essere accettati dalla famiglia nel modo in cui vorreste e poi di essere anche gay. Un bel fardello, che potrebbe però portare a delle vere soddisfazioni. Basta solo prendere con il piede giusto la situazione. Intanto, bando alle ciance e parliamo un po’ del nuovo manga edito da Edizioni BD, La mia prima volta. My lesbian experience with loneliness.

Vista la natura dell’opera in questione non andrò con i classici paragrafi, ma piuttosto con un unico pezzo. Tutto il volume è descritto in prima persona dall’autrice che affronta alcune delle tematiche molto pesanti e attuali, ma con quel pizzico di ironia e umorismo da non annoiare il lettore. Si tratta inoltre di alcune problematiche tipiche del Giappone ed è sempre interessante scoprire qualcosa dal punto di vista femminile.

L’autrice a 28 anni si è ritrovata in una crisi esistenziale con la vita che scorreva in modo inesorabile e lenta. La monotonia uccideva la ragazza, che a casa veniva schiacciata totalmente dalla famiglia e al lavoro dai suoi colleghi (anche se non è colpa loro, va detto). La crisi depressiva è insomma prossima ad arrivare. La giovane autrice perde una qualsiasi voglia di vivere e il cibo diventa la sua unica ossessione, mentre la vita sociale raggiunge il punto fermo. Ad è qui che arriva la sua svolta personale con la scoperta della sua sessualità. Non sapendo realmente di essere o meno omosessuale finisce per andare con una escort. Intanto la vita continua a progredire, ma sarà quell’esperienza a dire molto di lei e sopratutto a dirci molto.

In questo albo Kabi Nagata ha descritto in modo assai intimo quelle sue sensazioni che l’hanno portata a odiare tutto e tutti. Certo, a qualcuno potrebbe non piacere proprio per questa leggerezza e ironia che alberga in ogni pagina, ma a mio avviso sdrammatizzare alcuni argomenti è necessario sia per chi ne soffre sia per mostrare ogni lato della malattia a chi non sa di cosa si tratta. La parte parecchio interessante è invece la scoperta dell’omosessualità, che avviene per gradi e per ricordi sopratutto. La composizione delle vignette invece è piuttosto monotona e non offre alcun spunto di riflessione, ma a colpire sono i disegni. La semplicità delle caricature umane colpisce nel modo giusto e il tratto dell’autrice diverte parecchio durante la lettura. Si tratta insomma di un albo da leggere, ma con il piede giusto; senza pensare a un’opera difficile da digerire.

La mia prima volta. My lesbian experience with loneliness

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Sull'autore

Rostislav Kovalskiy

Un giovane appassionato del mondo videoludico e di tutto ciò che lo circonda. Cresciuto con i videogiochi e libri tra le mani ha deciso di unire la sua passione per la scrittura con quella per i videogiochi ed ecco perché si trova qui.