Marvel’s Guardians of the Galaxy: Telltale Series – Episodio 1 – Recensione

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Qualche mese fa abbiamo terminato l’ultimo capitolo di un poco convincente e molto deludente Batman The Telltale Series. Quando abbiamo saputo e visto il primo trailer di Marvel’s Guardians of the Galaxy: Telltale Series (I Guardiani della Galassia Telltale) e ci ha sfiorato più di un dubbio vista la quantità troppo grande dei giochi l’azienda produce e che spesso non sa elevare. La curiosità però era sempre alta, sopratutto visto l’amore che abbiamo verso il mondo dei fumetti. Ci siamo quindi tuffati a capofitto all’interno del primo episodio di questa nuova serie.

Yes sir, i can Boogie

Come per tutti i titoli targati Telltale, anche i Guardiani della Galassia mantiene la narrativa episodica con delle risposte che cambieranno il futuro degli eventi. Questo ovviamente in maniera cosi piccola che possiamo non preoccuparci troppo. La storia dalla sua non vede alcuna somiglianza con il mondo cinematografico e fumettistico e insieme a Batman si tratta di un mondo che ci discosta da tutto e viaggia sulla sua scia. Ciò però si rivela di nuovo essere un piccolo difetto. Proprio come nella controparte DC, ci sono dei personaggi la cui storia fisica è stata totalmente rimodellata, distruggendo cosi le basi sulle quali sono stati costruiti in origine.

La storia la possiamo raccontarla per poco in quanto si cadrebbe in uno spoiler veloce. I Guardiani sono alle prese con una nave di Thanos e con una richiesta a parte di Nova Corps. Ovviamente la navicella del Titano abbatte quella dei nostri eroi, ma tutti finiscono sullo stesso medesimo pianeta. Inseguendo Thanos scopriremo che il villain sta cercando una reliquia chiamata The Forge of the Eternity. A questo punto non possiamo più dirvi niente, ma vi basta sapere che sulle due ore di gioco. La narrazione del primo capitolo ci ha stupito da un lato e deluso dall’altra. Alcuni momenti di pura azione sono davvero incredibili e divertono come pochi altri titoli Telltale, ma poi ci sono i dialoghi. Questi sono lunghi e rompono in modo incredibile la sensazione primaria, ma per fortuna ci sono delle classiche battute ironiche che aiutano a non stancarsi troppo e a proseguire. La durata dell’episodio si attesta sulle 2 ore, anche se è possibile rigiocarlo per scoprire le altre linee narrative.

Hooked on a feeling

Nonostante un lavoro non proprio eccellente, abbiamo sempre ammesso che Batman ha aggiunto qualche piccola miglioria al gameplay. In fondo, questo è l’unico modo per svecchiare questi controlli ormai troppo semplici e classici. Lo stesso vale per i giochi LEGO e con Star Wars VII le novità erano parecchie e molto piacevoli. Abbiamo però creduto che con Marvel’s Guardians of the Galaxy: Telltale Series non avremmo visto altre migliorie o innovazioni e invece ci siamo sbagliati. I ragazzi di Telltale Games hanno inserito delle novità in ogni parte del gioco, creando qualcosa che possiamo giocare quasi come se fosse la prima volta.

Intendiamoci, al livello genere, il tipo di gioco è sempre il medesimo, ma grazie alla presenza dei piccoli jetpack di Star-Lord possiamo muoversi non solo in tutte le direzione, ma anche salire e scendere di piano. Questo dà all’esplorazione un netto punto in più, anche se l’uso di questa feature è rilegato a una sola sequenza, ma sicuramente la vedremo in modo più approfondito in futuro. Come in The Witcher, Batman e Horizon potremo utilizzare la tecnologia per darci una mano con le ricerche e per vedere ciò che è accaduto alle persone uccise. Durante le fasi esplorativo avremo poi la possibilità di parlare tramite i nostri auricolari con il resto del team e scoprire qualcosa di nuovo al loro riguardo. D’altro canto anche le scene d’azione sono state rispolverate e il Quick Time Event risulta essere ringiovanito e funzionale. A questo si aggiunge anche la possibilità di sparare con i dorsali ai nostri nemici utilizzando le due pistole di Peter Quill.

I Guardiani della Galassia Telltale

Say my name

Come sappiamo, per la seconda volta, dopo la terza stagione di The Walking Dead, Telltale ha deciso di abbandonare le vecchie piattaforme Playstation 3 e Xbox 360 a favore delle nuove e dei device mobile, che stando ai download, fruttano parecchio. Ciò ha giovato in maniera piuttosto netta alla stabilità del gioco e anche allo stile grafico. Abbiamo lasciato alle spalle il marcatissimo cel shading a favore di un qualcosa di più realistico e stiloso. I colori sgargianti fanno letteralmente a botte con le luci e gli ambienti, facendoci immergere in un gioco piuttosto originale dal lato grafico. L’assenza del cel shading ha reso possibile l’utilizzo di maggiori espressioni facciali, abbastanza credibili e meno legnose dei precedenti titoli. Per quanto riguarda la colonna sonora invece, come ci si aspettava da un titolo della serie dei Guardiani, abbiamo ascoltato alcuni brani più o meno popolari del passato e anche la BGM generale non delude proprio in nessun momento.

[stextbox id=”alert” caption=”COMMENTO FINALE”]Con il primo capitolo di Marvel’s Guardians of the Galaxy: Telltale Series, Telltale ha voluto inserire in un ambiente molto familiare per noi. Facendo questo, la software house ha però tralasciato un grande problema: il background dei personaggi. Per fortuna il gameplay è stato migliorato rispetto ai precedenti giochi della serie e cosi anche il comparto grafico ha finalmente delle novità di tutto il rispetto.[/stextbox]

Sull'autore

Rostislav Kovalskiy

Un non troppo giovane appassionato di tutto quel che ruota attorno alla cultura POP. Vivo con la passione nel sangue e come direbbe Hideo Kojima "Il 70% del mio corpo è fatto di film".