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A un anno esatto di distanza il team Aspyr torna in grandissima forma a farci vivere o ri-vivere altre emozionanti avventure dell’archeologa più famosa al mondo Lara Croft.
Con i restanti tre capitoli rimasterizzati e rimessi quindi a lucido quali The Last Revelation, Chronicles e The Angel of Darkness si conclude la rimasterizzazione dei capitoli originali della serie.
Nuove emozionanti avventure aspettano Lara Croft
Dopo l’ottimo lavoro che il team era riuscito a fare con la prima trilogia non poteva essere altrimenti con questa anche se, pur con qualche incertezza e qualche problema di troppo.
Tutti e tre i titoli sono stati rilasciati con una grafica migliorata, una maggiore fluidità nel gameplay e un’esperienza complessivamente più moderna, pur mantenendo il cuore degli originali. La remastered porta con sé nuovi modelli di personaggi e ambienti, texture ad alta risoluzione e un frame rate più stabile, ma ciò che rende davvero interessante questa versione è il modo in cui riesce a bilanciare la nostalgia con le necessità di un pubblico decisamente più moderno. Infatti, come nella precedente trilogia c’è anche qui la possibilità di cambiare l’aspetto grafico dall’originale alla rimasterizzata e viceversa.
C’è da segnalare però che, nonostante sia fatto un ottimo lavoro di rimasterizzazione i titoli soffrono chiaramente di un invecchiamento inesorabile. Pur avendo a disposizione la possibilità di cambiare con “comandi moderni” da parte mia ho sempre utilizzato quelli classici per avere passi e salti più precisi.
Ho notato inoltre che, alcuni titoli soffrono di errori ortografici sui sottotitoli probabilmente ripresi tale e quali dagli originali.

Tomb Raider: The Last Revelation
The Last Revelation è il quarto capitolo della saga ed è considerato dai fan uno dei migliori capitoli della serie classica. E’ arrivato da noi il 19 novembre del 1999.
La storia si concentra su Lara Croft, che si trova coinvolta in una serie di misteri legati all’antico Egitto, con una narrativa più matura e oscura rispetto ai titoli precedenti. La remaster ha fatto un buon lavoro nell’ammodernare la grafica, con ambienti egiziani che risultano più dettagliati e atmosfere che si presentano con una qualità visiva sorprendente, mantenendo intatta la magia dell’avventura. La difficoltà rimane alta, con enigmi impegnativi e un level design che costringe il giocatore a esplorare in profondità. Come detto nella precedente recensione che potete trovare qui: (Tomb Raider I-I-III Remastered) della prima trilogia che, i problemi di questi titoli rimasterizzati sono principalmente la telecamera e i controlli invecchiati davvero male. C’è la possibilità come sempre di cambiare dai comandi classici ai moderni. Da sottolineare che Tomb Raider IV The Last Revelation ha uno dei finali più sconvolgenti dell’intera serie.

Tomb Raider: Chronicles
Tomb Raider: Chronicles è quello che ricordo maggiormente assieme a The Angel of Darkness per il semplice fatto che ci giocavo a casa di amici. Ho dei bei ricordi su questi titoli dovuti probabilmente a un fattore nostalgia perchè, se presi singolarmente sopratutto The Angel of Darkness diciamo che non ne esce benissimo.
Tomb Raider Chronicles arriva da noi il 17 novembre 2000 e racconta i vari pezzi della vita di Lara Croft incentrata sui suoi viaggi e sulle sue scoperte presentando scenari che vanno dall’Irlanda all’Italia. A livello di gameplay questo capitolo si concentra più sull’esplorazione invece che sull’azione. La cosa positiva è che questa remaster porta un pò di freschezza grazie ai miglioramenti grafici , chiaramente il titolo và preso per come si presenta e si presentava all’epoca. Parliamo pur sempre di un titolo del 2000 con pregi e difetti, sono passati esattamente 25 anni! Questo vale per tutti i titoli della serie.

Tomb Raider: The Angel of Darkness
Arriviamo alla fine di questa trilogia con uno dei capitoli forse più deludenti e probabilmente, quello che ha iniziato il declino della serie Tomb Raider.
The Angel of Darkness fa il suo debutto per la prima volta su PlayStation 2 il 30 giugno 2003.
Il titolo non convinse appieno i fan sopratutto per i problemi tecnici e una trama che non aveva convinto appieno. In questo capitolo la grafica è stata migliorata anche se, il distacco grafico si nota meno rispetto ai titoli precedenti.

Ancora oggi mi chiedo come sia possibile che, dopo la bellezza di ben cinque capitoli, una volta passati su PlayStation 2 non abbiano cercato di rendere più fluidi i movimenti di Lara. Siamo ancora alle prese con la croce direzionale per poter indirizzare meglio il personaggio. Ci sono comunque miglioramenti anche sulla fluidità ma il tutto rimane rigido.
Per chi ama la serie, l’opportunità di rivederlo in alta definizione è comunque una piacevole esperienza, ma potrebbe non essere così convincente per i neofiti.

A chi è rivolta questa remastered?
Sicuramente ai nostalgici come me che ha sempre giocato Tomb Raider ma, può essere anche un buon punto di recupero per i neofiti. Certo, non è chiaramente semplice immedesimarsi a giochi figli degli anni 90, inizio 2000 con telecamera non proprio eccezionale e con comandi tutto fuorchè semplici.
Una grande nota positiva però c’è! Con questa remastered abbiamo finalmente tutti i capitoli originali giocabili da qualsiasi piattaforma (PlayStation, Xbox, Nintendo Switch e PC).
Un mio sogno personale è quello di vedere rimasterizzati i Syphon Filter, titolo di Bend Studio (Ex Eidetic) un sogno che mi porto dietro ormai da diversi, troppi anni!
In ogni caso, Tomb Raider IV-V-VI Remastered dà una seconda vita a questi titoli che hanno scritto la storia dei videogiochi d’avventura. Chissà, magari la prossima remastered sarà dedicata ai capitoli quali Legend, Anniversary e Underworld? Può essere un idea, per il momento è tutto.
Vi auguro buon viaggio con l’archeologa più famosa al mondo!