World of Warcraft: Battle of Azeroth – Recensione

World of Warcraft Battle for Azeroth
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E nel caso ci fosse un calo periodico, non arrendersi e continuare a spingere puntando sulle novità e in questo Blizzard ci sa fare, senza dubbio alcuno. Il suo titolo di punta per anni, World of Warcraft, ha visto nel corso dei suoi 14 anni tantissimi momenti di altissima potenza in cui gli utenti superavano ogni record. La Golden Age “chiamiamola cosi” iniziò il suo declino con l’uscita dell’espansione Wrath of the Lich King. Questa spinse al minimo gli utenti attivi con abbonamenti mensili che andavano a diminuirsi e possiamo dire tranquillamente che secondo molti, era un momento di grande timore per i fan della serie.

Blizzard è però un’azienda che non ha voluto abbattersi e ha deciso di continuare a credere in quel grande progetto che poteva ancora essere sollevato. Nel 2016 con l’uscita di World of Warcraft: Legion si ebbe finalmente un grande sollevamento che ha continuato a crescere fino al giorno d’oggi. Nel 2017 durante il BlizzCon era stato annunciato un rinnovamento vintage che catturò i fan di vecchia data, la riapertura dei server Vanilla, che però sono ancora in sviluppo. Intanto nel 2018 è finalmente uscita la nuova espansione, World of Warcraft: Battle of Azeroth, che potrebbe finalmente segnare l’arrivo di una nuova epoca di dominio di un MMORPG che ha ancora molto da dimostrare e che potrebbe far tornare anche gli utenti di una volta che si sono perduti nel corso degli anni.

Per la luce delle lune, ascolta.

Sulle rive del fiume, ascolta.

Quando abbracci chi ami, ascolta

le grida dei morenti,

il sussurro del vento sulla morte silente,

il canto del mio cuore spezzato

sulla storia dell’Albero del Mondo

e la morte di tutti i sogni

che un tempo cullava tra i rami.

(Tratto dall’Elegia)

World of Warcraft: Battle of Azeroth
La guerra incombe

Per l’orda

Quella di World of Warcraft: Battle of Azeroth è una storia che mette a segno diversi colpi parecchio interessanti. Ci troviamo in un mondo parecchio instabile e dopo la battaglia finale di Legion abbiamo anche tutte le fazioni pronte alla lotta feroce. Qualcosa l’avrete sicuramente visto grazie ai tanti filmati che Blizzard ha mostrato e nei quali era chiara la volontà di Jaina di andare verso una ormai inevitabile guerra e quella di Anduin di seguire delle leggi cercando di non ricorrere alla violenza esagerata. All’interno del gioco vero e proprio avremo da vivere due avventure diverse ovviamente, quelle delle fazioni, che stavolta si troveranno in due luoghi separati con tante quest da completare. Qua bisogna dire che la software house gioca in casa come poche altre e creando una storia che andrà a intersecarsi con i filmati e le varie spiegazioni aumentando non solo la suspence, ma anche la conoscenza della lore di gioco.

Va detto anche qui, nonostante ci sarà bisogno di ripeterlo che con la fine di Legion, le armi elementari sono andate completamente distrutte e la loro potenza andata persa. La missione era stata completamente compiuta, ma l’Azerite non smetteva di fuoriuscire dalle crepe del mondo e per questo gli sviluppatori hanno introdotto in questo capitolo un oggetto che potrà far felici tutti, il Cuore di Azeroth.

World of Warcraft: Battle of Azeroth
Da che parte vi schiererete?

Per l’alleanza

Ciò che bisogna dire in primis è che quest’espansione aggiunge parecchie cose a un gioco già completo, ma nel farlo migliora parecchi aspetti e ne cambia di altri. La serie di WoW era da sempre famosa per la sua questione PVP-PVE e dei raid e tanti altri titoli hanno cercato, senza successo di emularne le caratteristiche. Se dapprima bisogna scegliere il server PVP o PVE, stavolta basterà impostare la modalità da noi preferita direttamente nel gioco. Questo avviene grazie all’attivazione della “modalità guerra”, ma per farlo avrete bisogno di trovarvi necessariamente in una delle due capitali (dipende tutto dalla vostra fazione), ossia Roccavento e Orgrimmar. Questo permetterà ai più audaci di andare a sfidare i nemici, ma proteggerà i novellini che vogliono aumentare il proprio livello.

Stavolta il level cap è segnato al 120, ma ovviamente questo è rappresenta solamente l’inizio del gioco vero e proprio, come sempre è stato. Infatti per raggiungere il massimo livello impiegherete al massimo una decina d’ore, che sono nulle in confronto a ciò che vi aspetta dopo. Le cose più importanti arriveranno però man mano, con il passare del tempo, iniziando dal mese di settembre.

Tra le varie razze disponibili fin dall’uscita di Battle of Azeroth troviamo gli Elfi del Vuoto e i Draenei Forgialuce per l’alleanza e i Nobili Oscuri con i Tauren di Alto Monte per l’orda. Seguendo le quest che ci verranno assegnate avremo inoltre i Nani Ferroscuro per l’alleanza e iTroll di Zandalar per l’orda. Si tratta di una bella novità che si presenta come un’implementazione alla storia del gioco e permette a ogni fazione di avere ben 4 razze alleate che ci aiuteranno in svariati modi. Ovviamente io ne ho nominate solo tre, in quanto la quarta arriverà più avanti con gli aggiornamenti e si tratta degli Umani di Kul’Tiras per l’alleanza e gli Orchi di Mag’Har per l’orda. Per quanto riguarda le abilità disponibili per ogni classe e fazione, la scelta è davvero molto amplia e permetterà a tutti di scoprire il significato della vera potenza. La cosa interessante è che alla creazione di un nuovo personaggio, non partiremo dal livello 1, ma bensì dal 20, ma come ho detto prima, i livelli sono importanti sono per modo di dire.

World of Warcraft: Battle of Azeroth
Sylvanas Ventolesto in tutta la sua magnificenza

Attraverso il ferro e il fuoco

Come sapete, dopo la scomparsa delle armi artefatto compare l’Azerite e durante la nostra avventura avremo l’opportunità di prendere il possesso del Cuore di Azeroth. Come sicuramente saprete, questo artefatto ce lo darà direttamente Magni Barbabronzea per risanare le ferite del mondo. Con la raccolta dell’Azerite il nostro artefatto-talismano ci darà delle nuove automatiche abilità che influenzeranno la nostra armature di Azerite. Ogni pezzo dell’armature infatti avrà quattro slot che funzioneranno in base al luogo in cui lo prenderemo, alla nostra classe, in base alle nostre abilità.

Per prendere l’Azerite potremo fare parecchie cose, come ad esempio andare di quest mondiali, introdotte con l’espansione Legion. Oppure si potranno fare le incursioni sulle isole, un’altra novità che ci permetterà di ottenere l’Azerite completando le quest e uccidendo i nemici. La materia rara ci verrà data in base alla difficoltà alla quale giocheremo questa modalità: Normale – Eroica – Mitica – PVP. Qui bisogna dire che le isole saranno poche al livello settimanale e questo potrebbe scoraggiare qualcuno, ma grazie a una creazione in tempo reale, saranno anche sempre diverse rispetto a prima. Infine potremo raccogliere l’Azerite grazie ai Warfront, ma di questo bisogna parlare un po’ di più.

I fan di vecchia data non si troveranno sicuramente spaesati in Warfront, che ripropone le origini del gioco. Si tratta di una modalità rigorosamente PVE dove insieme ad altri 19 compagni dovremo partecipare alla battaglia dell’Alleanza contro l’Orda. Qui entrerà in gioco la meccanica da RTS e dovremo in primis pensare alla raccolta delle risorse e alla costruzione degli edifici, che in automatico penseranno a generarci soldati e lavoratori. Se avete giocato ai vecchi Warcraft allora capirete sicuramente di cosa sto parlando. Infine, costruendo ed espandendo il nostro esercito potremo attaccare i nemici e proseguire con altre vittorie che in seguito ci daranno la possibilità di proseguire con i Warfront successivi. Si tratta di un bel modo per far tornare qualcosa che c’era, ma che andrò a scomparire con tempo.

Come era ovvio, anche BFA introduce delle nuove zone che ci permetteranno di progredire con le incursioni. Queste ci permetteranno di scoprire di più sulla storia di alcuni personaggi e ovviamente ci saranno 5 incursioni per ogni fazione per un totale di 10 incursioni. La prima zona del tutto nuova è l’isola di Kul’Tiras, dove andremo a scoprire la storia di un personaggio cardine della slore di WoW, Jaina e anche degli esseri umani che abitano sull’isola. La seconda isola, di Zandalar, che ci permetterà di conoscere meglio l’ormai noto Rastakhan, che regna in modo suo sui troll di Zandalar.

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Sull'autore

Rostislav Kovalskiy

Un non troppo giovane appassionato di tutto quel che ruota attorno alla cultura POP. Vivo con la passione nel sangue e come direbbe Hideo Kojima "Il 70% del mio corpo è fatto di film".