The Wolf Among Us – Recensione

The Wolf Among Us… Il lupo è tra noi

Il grande lupo cattivo era da sempre uno degli incubi nel mondo delle fiabe. Grande e terribile egli divorava senza alcuna pietà i suoi nemici, che poi, infondo, non erano nemmeno nemici. Dei semplici civili venivano trucidati dalla feroce bestia che non conosceva limiti né divieti. Dopo l’arrivo di un’oscura armata nel regno delle fiabe arrivarono tanti cambiamenti e cosi anche il grande lupo cercò di adeguarsi allo scorrere degli eventi e del tempo. Ovviamente stiamo parlando di The Wolf Among Us, il gioco firmato TellTale tratto dal fumetto Fables.

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Sicuramente si tratta di un periodo piuttosto roseo per la software house che solo fino a qualche anno fa non riusciva a colpire nel segno grazie ai suoi giochi, che spesso hanno deluso sia il pubblico che la stampa. Dopo l’ottima infornata di storie mostrateci grazie a quell’immenso capolavoro che è The Walking Dead, arriva questo nuovo gioco a rinfrescare non solo gli scaffali digitali, ma anche le teste dei giocatori. In questo caso abbandoniamo il triste universo post apocalittico con un invasione di zombie e ci immergiamo in un titolo dalle forti tonalità noir e thriller. Preparatevi per una recensione cupa e tenebrosa, avvolta in una coltre di fumo di sigaretta e nell’avvolgente whisky irlandese che nel frattempo riscalda l’animo.

Un omicidio particolare

In un precedente articolo abbiamo trattato il fumetto Fables, parlando brevemente del filo narrativo che lega insieme i diversi pezzi dell’opera, ma visto che la trama del gioco è del tutto diversa riteniamo doveroso parlarne.

Dopo la grande invasione del “nemico”, le terre del mondo fiabesco vennero abbandonate da molte figure importanti e queste si trasferirono nel mondo terreno, a New York. Ogni personaggio fiabesco ha dovuto iniziare una nuova vita, fatta di lavoro e sacrifici. Spesso le fiabe indebitandosi hanno dovuto prostituirsi per tirare avanti e alcuni anche per comprare Malia. Quest’ultima è una sostanza preparata dalle streghe che rende alcune fiabe simili agli esseri umani. Questi oggetti costosissimi permettono ad alcuni di restare nel mondo reale, mentre i più poveri se ne vanno in un luogo chiamato “La Fattoria”, locato in un posto sicuro nel mondo fatato. Tra tutti i personaggi spicca la figura del grande lupo cattivo, ossia, Luca Wolf. Dopo la sua breve redenzione egli inizia a fare il detective per conto del governo di Favolandia, il quartiere abitato dalle fiabe. Ad affiancarlo troviamo Biancaneve, una donna risoluta e pronta a tutto pur di proteggere la propria comunità.

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Una sera il nostro protagonista piomba nell’appartamento del taglialegna dopo una segnalazione e ferma quella che a tutti gli effetti sembra di essere una rapina e una violenza fisica su di una donna di nome Faith. Qualche tempo dopo egli ritrova la testa della donna sotto la propria abitazione. Ciò segna l’inizio della ricerca dell’assassino, che ben presto si rivela qualcosa di più complesso di un semplice omicidio e finisce per diventare un vero e proprio caso che mette in pericolo l’intera comunità delle fiabe.

Durante il cammino Luca Wolf si ritrova dinanzi a tanti personaggi bizzarri e spaventosi, cercando di comprendere il pensiero di ognuno di essi e capire le loro motivazioni e il loro volere. Qualcuno si ritroverà a dover litigare con il protagonista pervia degli antichi rancori, che sono sempre duri a morire.

Segui la pista, segugio.

I titoli prodotti da TellTale sono sempre dei punta e clicca rimodernizzati che puntano molto sull’interazione tra i personaggi e sulle storie cinematografiche. L’apice di questa tecnica la posiamo notare nel gioco premio dell’anno, The Walking Dead. Tuttavia, The Wolf Among Us è un vero e proprio punto di forza, che probabilmente dal lato gameplay rappresenta un ulteriore scalata verso l’alto. Precisiamo però che non si tratta di una rivisitazione più totale, ma più che altro qui vengono limati alcuni difetti che si potevano riscontrare nel gioco precedente.

Per muoverci nel mondo di gioco ci basta come al solito un pad o i tasti WASD della tastiera, mentre con l’analogico destro (mouse) potremo spostare ciò che sembra a tutti gli effetti il puntatore del mouse virtuale. Durante le nostre ricerche ci imbatteremo in degli oggetti e grazie al mouse o alla croce direzionale potremo decidere l’azione da intraprendere. Come in un qualsiasi punta e clicca insomma, ma a loro differenza The Wolf Among Us non ha quella parte dell’interfaccia utente dedicata agli oggetti che abbiamo preso durante il gioco. Chi ha giocato i precedenti lavori di TellTale questo lo sa però e non si troverà dinanzi a una sorpresa. Ciò che rende questo gioco molto più veloce e dirompente rispetto a The Walking Dead sono le scene di combattimento, che qui sono un vero e proprio punto di forza. Intendiamoci, parliamo pur sempre di premere i tasti giusti al momento opportuno, ma il tutto è reso cosi bene da creare non solo tensione, ma da alimentare addirittura l’ansia nel giocatore.

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Come al solito, anche in questo gioco uno dei pilastri sono le decisioni del giocatore. Queste giocano un ruolo cruciali ai fini della soluzione della missione e anche di quelle successive. Potremo decidere infatti di procedere in un modo o in un altro, seguendo una o un’altra pista o uccidere o meno un personaggio e tutto ciò avrà delle ripercussioni sulle future missioni. I personaggi coinvolti nella storia si ricorderanno di ogni nostro errore o sbaglio e saranno più che felici di sbattercelo in faccia.

Purtroppo il tallone d’Achille di questo gioco, come di qualsiasi altro edito da TellTale è l’estrema facilità con la quale si svolgono le missioni. Non potremo decidere di cambiare la difficoltà, ma dovremo seguire quella predefinità. Questa, però, ha reso il gioco molto più dinamico dal punto di vista narrativo e con l’assenza dei classici buchi che si creano quando ci si blocca in un punto.

Manca solo lo smooth jazz

Come abbiamo già detto in precedenza, questo gioco prende dei toni leggermente diversi da quelli del fumetto e si concentra per lo più sul noir. Dimenticatevi quindi delle colorazioni chiare e diurne che erano ben presenti in Fables e preparatevi per delle colorazioni più scure, tendenti al blu e viola. Giocando a The Wolf Amon Us saremo sempre davanti al classico noir e mancherà solo un po’ di smooth jazz per completare l’opera.

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Il motore grafico utilizzato è il medesimo utilizzato in tutti gli altri giochi della compagnia, ossia, TellTale Tool. Potremo sicuramente dire che si tratta di un motore grafico piuttosto obsoleto, ma sarebbe sicuramente una bugia visto l’ottima qualità delle animazioni. Tutto il mondo ricreato con la tecnica di cel shading splende dinanzi ai nostri occhi, inondandoli di un piacere sublime e proprio le scene notturne, cupe e tenebrose, danno il meglio di se da questo punto di vista. I personaggi non solo riprendono paro paro le sembianze dei loro omonimi dei fumetti, ma riescono addirittura a eccellere e dopo pochi minuti saremo già in grado di dire chi è chi e chi fa cosa.Ad entrare in perfetta simbiosi con lo stile grafico del gioco è senz’altro la colonna sonora, che sulle note cupi e gravi ci trasporta attraverso tutta la Favolandia per scoprire la verità che si cela dietro agli enigmi.

The Wolf Amon Us è un vero e proprio capolavoro prodotto da TellTale, che per certi versi supera il suo predecessore, The Walking Dead. Ha dalla sua un’ambientazione noir con dei personaggi fantastici e caratterizzati in una maniera realistica e seria. Muoversi secondo a Favolandia risulta a tratti terrificante e a tratti piacevole, ma la sensazione continua è quella della curiosità, che continua a pervadere il giocatore fino alla fine della partita. Ora non ci resta che sperare in un’uscita della seconda stagione quantomeno veloce.

Sull'autore

Rostislav Kovalskiy

Un giovane appassionato del mondo videoludico e di tutto ciò che lo circonda. Cresciuto con i videogiochi e libri tra le mani ha deciso di unire la sua passione per la scrittura con quella per i videogiochi ed ecco perché si trova qui.