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A volte capita di sentire degli odori o rumori e improvvisamente ci troviamo in un tempo ormai perduto, un passato assai remoto che ci viene fatto assaporare solo tramite alcuni brevi, interconnessi ricordi. Con gli occhi pieni di emozione, il cuore che accelera secondo dopo secondo e un leggero brivido che passa lungo la schiena ci immergiamo nel mondo dei ricordi, della fanciullezza e dell’assurda quantità di tempo libero
Questo breve prologo può descrivere l’emozione che si prova nel fare qualcosa che in un istante ci riporta in passato. Capita infatti di riuscire a fare un vero e proprio viaggio nella propria infanzia e sicuramente con il titolo di cui parliamo la sensazione del passato e dell’infanzia è enorme. Con Day of the Tentacle (il sequel del fortunatissimo e spassosissimo Maniac Mansion) DoubleFine Production ha continuato la sua scia delle vecchie glorie rimesse a nuovo per il vecchio e il nuovo pubblico. Attenti però, perché chiamare Day of the Tentacle un semplice Remastered sarrebbe un gravissimo errore in quanto si tratta di un’edizione completamente ricreata, alla pari di Monkey Island Special Edition e quindi ha un valore maggiore rispetto alla semplice rimasterizzazione, come avvenne invece per Grim Fandango. Scrivere questa recensione è comunque stata una cosa abbastanza dura in quanto la quantità di emozioni e ricordi ai quali abbiamo fatto fronte comune è stata enorme.
Il Tentacolo Viola
Quello dei nerd è un argomento davvero famoso al giorno d’oggi e spesso ce li mostrano in modo forse un po’ troppo sbagliato, che grazie a qualche fanciulla si trasformano in dei figacci e ce lo dimostra un The Big Bang Theory o precedentemente, Chuck. In Day of The Tentacle invece troviamo dei veri nerd, quelli che il nostro immaginario crea ogni volta che sentiamo questo termine. Il nerd Bernard, il metallaro Hoogie e… Laverne vengono chiamati per una nuova missione nella famosa mansione dopo che il tentacolo Viola ha acquisito un’intelligenza sovrumana e delle braccine. Intento a conquistare il mondo, il tentacolo è stato catturato dal dottor Fred, ma ovviamente saremo noi a liberarlo e lasciarlo conquistare il mondo, cercando poi di salvarlo. Per questa missione il dottore ci invierà a bordo di tre bagni chimici (o bagni mobili), ma la nostra sfortuna sarà cosi elevata da farci catapultare in tre epoche diverse: il passato, il presente e il futuro. Qui le strade dei tre diventeranno tortuose e l’unico modo per comunicare gli uni con gli altri rimarrà il vano del WC, grazie al quale sarà anche possibile trasferire gli oggetti.
Nota per gli amanti di questa mini saga: in una delle stanze è possibile rigiocare al Maniac Mansion originale semplicemente accedendo al computer presente nella stanza (cosa che si poteva fare anche nel Day of the Tentacle originale però). Purtroppo il primo gioco non presenta la localizzazione italiana, ma è sicuramente un ottima notizia per tutti gli appassionati che vorranno tuffarsi nella prima avventura.
Non chiamatelo “Remastered”
Abbiamo parlato in precedenza del termine Remastered, che viene attribuito a questo gioco, vuoi per comodità, vuoi per una questione di marketing. Realmente, però, si tratta di un remake vero e proprio in quanto a parte il doppiaggio, ogni singola parte del gioco è stata rifatta e rimodernizzata. Anche il gameplay ha subito una rivisitazione positiva e ora da la possibilità di giocare in comodità anche su console, cosa che prima non sarebbe stata possibile, o per meglio dire: sarebbe stata molto scomoda. Abbiamo testato il gioco su Playstation 4 e quindi parleremo di questa versione e dei tasti riguardanti la console ammiraglia Sony. Durante la partita basterà schiacciare il tasto trackpad per tornare immediatamente al gioco originale. La sensazione di déjà vu sarà davvero enorme, ma sarà momentaneo in quanto la scomodità della vecchia IU con la console non ci permetterà la fluida sequenza del gioco. Il problema però risiede nell’ingresso in partita. Trovandoci nella schermata principale (fatta a mo’ della stanza dei protagonisti), vedremo la parte del “carica partita”, ma per eseguire quest’operazione ci vorrà un po’ di tempo. Il sistema inizialmente inizierà a cercare il salvataggio della partita all’interno della console e questa durerà quasi 30 secondi (cronometro alla mano). Un lasso di tempo incredibilmente alto per cercare un salvataggio e che potrebbe insorgere in noia nel giocatore.
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Per muoversi ci basterà puntare il mouse virtuale e cliccare, proprio come su PC. Con un altro tasto potremo aprire l’interfaccia contenente tutte le azioni a nostra disposizione come guardare, raccogliere, tirare, spingere e cosi via. Una serie di azioni che sicuramente darà del filo da torcere ai neofiti del genere, abituati a una o due azioni e pochi oggetti. Inoltre sarà necessario passare più volte gli oggetti da un tempo all’altro complicando ulteriormente gli enigmi, che però in se non sono realmente complessi, quanto ben costruiti e congegnati.
Arriviamo quindi alla parte molto importante in questa versione del gioco, lo stile grafico. Basta accendere il gioco per un solo istante per rendersi conto della differenza abissale, che ci porta in mente Monkey Island (di cui parleremo in una prossima recensione a ritroso). Le linee spigolose e squadrate dono diventate morbide e delicate da cartone animato, del quale ha tanto l’ispirazione. I colori che compongono di “disegni” hanno i toni allegri e spensierati senza troppe sfumature e senza troppi dettagli, che non servono e non rispecchierebbero la versione originale. Ovviamente non è un titolo privo di difetti e anche il reparto grafico ha alcune pecche. Alcuni cambi di scenari o i finali di conversazioni ci faranno bloccare in leggero freeze, che da comunque abbastanza fastidio.
Il sonoro di questa “Remastered” è stato anch’esso rifatto completamente e quei suoni freddi hanno assunto delle connotazioni calde e avvolgenti, tipiche dei tempi moderni, che stiamo percorrendo. Nota a margine invece va fatta per il doppiaggio, lasciato quello del passato, comico e insostituibile che ricordiamo come qualcosa di nostro. Giocare a Day of the Tentacle oggi è come incontrare un vecchio e caro amico che non vediamo da tempo e ripassare tutti gli eventi passati con una certa nostalgia.
Commento:
Quello di Day of the Tentacle Remastered è un tuffo nel passato e di tutto ciò che ne consegue. Si tratta di un titolo punta e clicca probabilmente tra i più belli di quelle epoca in cui questo genere fioriva sui computer di tutti quanti. Uno stile grafico rifatto da 0 donano quelle vesti che possono affascinare i più giovane e i giocatori storici e il gameplay semplice e fluido rende l’esperienza appagante. Non mancano i difetti come un caricamento estremamente lungo dovuto alla ricerca del salvataggio, alcuni freeze e l’assenza della localizzazione in Maniac Mansion.