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Un po’ di tempo fa è iniziata la nostra avventura nel mondo dei webtoon. Fumetti nati per i device mobile e che in seguito hanno visto luce anche in formato cartaceo. Star Comics sta portando alcuni grandi webtoon sul territorio italiano e questi dimostrano di essere veramente interessanti. Vi ho parlato di Tower of God #1, una serie action per ragazzi che si apriva in modo interessante. Ora siamo quasi al terzo numero e quindi è arrivato il momento di pararvi del secondo volume.
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La scalata dei protagonisti attraverso la grande torre continua. Stavolta i protagonisti si conosco e formando un team cercano di collaborare per riuscire nell’impresa, che fin dall’inizio non sembra facile. Abbiamo davanti delle prove che mettono in azione l’ingegno, ma anche la voglia di sperimentare dei ragazzi. Qualche aiutino sarà infatti necessario per passare in avanti.
Allo stesso modo abbiamo anche altri team, che lentamente iniziano a scoprirsi e a mostrare le proprie potenzialità. Non sempre purtroppo le abilità del fumettista fanno dritte al punto. Non avere un editor significa andare di testa propria e alla fine molti personaggi secondari appaiono come degli PNG dei giochi di ruolo non troppo belli. Sarebbe stato opportuno dare un po’ di contesto agli altri personaggi e magari giustificare alcune piccolezze, come l’outfit.
In generale, questo secondo numero non brilla come il primo. Il ritmo è veloce, ma anche lento. Veloce perché le vignette scorrono una dopo l’altra a velocità supersonica. Sono però lente perché effettivamente le cose che capitano potevano essere raccontate meglio anche in metà delle pagine. Purtroppo qui bisogna mettere nuovamente in evidenza il suo essere un webtoon. Avere questa struttura digitale rende una difficile trasposizione cartacea.
Lo stile grafico rende sempre bene però. L’essere un autore che si è fatto da solo lo obbliga a non rispettare alcune forme e ci sono quelle piccole sbavature qua e là. Nonostante questo, la parte grafica funziona alla grande, dall’inizio alla fine. I personaggi hanno quasi sempre una propria personalità visiva, tranne per quanto riguarda alcuni meno importanti.
Non ci resta che attendere il terzo volume per dare un giudizio più definitivo dell’attuale.