Conferenza Sony al Paris Games Week: bene, ma non benissimo

Sony PGW

Come nel 2016, anche quest’anno Sony ha deciso di saltare del tutto la conferenza di Gamescom dedicandosi in parte al Paris Games Week, ma con una mega conferenza di Playstation Experience. Sappiamo poi che quella conferenza era la magia pura, con tanto di presentazione in anteprima di The Last of Us Part II. Replicare una cosa simile sarebbe stato praticamente impossibile, sopratutto con ben due conferenze in vista dopo l’E3. Ho finito di vedere quella del Paris Games Week 2017 e indubbiamente i pensieri sono stati tanti e spesso discordanti, ma c’era una voce in particolare che continuava a ripetermi: bene, ma non benissimo.

Sony ha deciso di aprire i battenti con un pre-show di tutto il rispetto, lo devo ammettere. Inserire i titoli indie e quelli di piccola portata all’interno di un contenitore apposito è stata una mossa saggia per dare molta più visibilità ai titoli AAA che ovviamente era il pane che i giocatori aspettavano da troppi mesi. E posso dire che l’inizio è stato un punto interessante della scalinata. Ghost of Tsushima di Sucker Punch, che probabilmente si erano un po’ annoiati nel creare sempre delle ambientazioni moderne e tizi con dei poteri che sparano i frammenti di pietre per la città. Poi chiaramente il fatto di stare nel Giappone Medioevale è sempre una cosa positiva per gli occidentali, che bramano quest’ambientazione da sempre (però poi snobbano Emperor). Quindi tutti sono andati in visibilio alla sola idea di affettare i nemici come il cuoco del “All you can eat” a fianco alla stazione Garibaldi affetta il salmone. Stessa violenza e stessa passione.

Poi sono arrivati alcuni trailer dedicati ai giochi minori, qualcosa per il VR. Tra tutti si menziona un ottimo Concrete Genie, che mostra ancora una volta la volontà di Sony di diversificare i propri prodotti e di non ancorarsi sempre a un unico genere come punto di riferimento. Visto Erica il pensiero è volato automaticamente verso il capolavoro del 1995 targato Sierra, Phantasmagoria, ma la curiosità di vedere qualcosa è tanta e non resta che aspettare un po’ (basta che sia ancora in grado di prendere in mano un pad). Tanti titoli che aspettavamo poi sono slittati uno dietro l’altro e tra questi anche Monster Hunter World, che dopo aver saltato la PS3 ritrova la scritta “Welcome back” scritta tra i meccanismi delle Playstation 4.

Inutile dire che il momento dedicato a Spider-Man è stato davvero alto e pieno di grande azione nel pieno stile della Casa delle Idee. E no ragazzi, l’uomo strano nel trailer non è un’invenzione degli sviluppatori, ma si tratta del Mister Negativo. Il finale si è poi chiuso con un botto totale, The Last of Us Part II con il suo nuovo trailer. Non potevamo aspettarci un gameplay ora, era palese, ma nemmeno un trailer a dire il vero. Non qui, non ora. Invece Naughty Dog ha sorpreso sfoderando un comparto tecnico che farebbe gridare al miracolo al più scettico dei scettici e una violenza pari a quella che vediamo nei film o libri. Quest’ultima cosa poi ha ovviamente fatto scatenare delle voci di chi i giochi non li vuole cosi violenti. Perché promuovere un gioco grazie alla violenza non è una cosa giusta e cose cosi. Non è però il momento adatto per parlarne.

Ora viene da chiedersi però, cosa mostrerà Sony al Playstation Experience? Che titoli porterà per farci stare svegli alle 3 del mattino? Ovviamente oltre a Final Fantasy VII Remake e una possibile nuova presentazione di Death Stranding? Ah sì, stavo per dimenticare. Dopo la fine della conferenza molti utenti hanno deciso di attendere l’uscita dei giochi mostrati da Sony. Come dargli torto. Meglio dormire una decade e poi giocarli tutti che aspettare anni invecchiando.

Sull'autore

Rostislav Kovalskiy

Un giovane appassionato del mondo videoludico e di tutto ciò che lo circonda. Cresciuto con i videogiochi e libri tra le mani ha deciso di unire la sua passione per la scrittura con quella per i videogiochi ed ecco perché si trova qui.